mercoledì 25 febbraio 2009

UN MINUTO DI SILENZIO

I casi della vita…

Ieri ho scoperto di aver perso un amico ritrovato dopo tanti anni…Celestino: era un compagno dai tempi del militare con cui avevo condiviso 12 e più mesi di gioie e dolori, un ragazzo semplice, leale e solare, uno con la testa sulle spalle…stava per diventare padre, ma un destino beffardo l’ha privato di questa felicità. Aveva 33 anni ed è morto in un banale incidente stradale…

E allora rifletto su tutti i carissimi amici che ho smarrito in questi anni. Ho serie difficoltà ad accettare queste cose: lo so che da una certa età in poi questo tipo di notizie saranno sempre più frequenti, ma mentalmente avevo messo la lancetta oltre i 70 anni. Scoprire invece che il paradiso apre le porte anzitempo ai tuoi coetanei in così tanti casi, mi lascia con molti pensieri contrastanti.
Ho 35 anni e in tutto questo periodo sono venuti a mancare troppi amici, tutti miei coetanei, tutti ottimi amici: chi per malattie, chi per incidenti.
Alberto (17), Gianluca (19), Martina (26), Andrea (29), Celestino (33), Luca (34) …6 carissime persone si sono spente lasciando un improvviso vuoto, chi con dignità, chi soffrendo, chi invece non ne ha avuto il tempo per rendersene conto.

In momenti come questi realizzo come sia facile svegliarsi al mattino, programmare il futuro ed inaspettatamente non poter vedere la fine della giornata….

In momenti come questi trovo nuova grinta per riprendere a “vivere” ogni istante della giornata, a godermi consciamente ogni momento “buono” con la mia famiglia, a vivere senza rimpianti, ma senza per questo esagerare …

Vivere sapendo di vivere… è molto diverso che tirare la giornata,…anche nei momenti più bui.
Quando però mi giungono queste notizie, mi si apre sempre una piccola crepa… ma ogni tanto servono pure queste cicatrici per svegliarsi dal torpore…

Io sono una persona fondamentalmente ottimista, non illusoriamente, ma con positiva concretezza. Ho affrontato molti ostacoli, più o meno dolorosi, ma non mi sono mai lasciato abbattere dalla sconforto, riuscendo, sino ad oggi, a superarli con la voglia di superarli, ad aiutare chi mi è attorno, per ritrovare il sorriso e la gioia di svegliarsi ogni mattina.

Sono debitore con chi è dovuto partire prima di me, perché quanto successo a loro mi ricorda di respirare la vita a pieni polmoni. E grazie a loro ritorna il sorriso....

Questi sono pensieri in libertà e, per definizione, non hanno né forma né guida…

6 commenti:

Anonimo ha detto...

mio padre mi ah detto: faccio l'ultima gara della stagione e la prossima domenica andiamo via insieme"...quella domenica nn è mai venuta xkè durante la gara ha avuto un infarto ed è morto.
x anni mi ha lasciato un senso di preacarietà nei rapporti umani, ma è una cosa che si deve imparare ad accettare.
e godere del momento che viviamo fa parte del gioco.
un abbraccio super papà tu credo che lo faccia già

Unknown ha detto...

sono cose che ti lasciano senza parole, ma che allo stesso tempo aiutano a farti apprezzare le piccole cose della vita, la routine di tutti i giorni. Il mese prima che nascessero le gemelle è mancato un caro amico mio a soli 29 anni. Fisico pazzesco, atleta superbo, se n'è andato per un problema al cuore. Pazzesco

Admin ha detto...

La mia migliore amica se l'è portata via una meningite fulminante a 24 anni.
Io già la vedevo la "zia" di mio figlio, quella che lo avrebbe viziato e che lo avrebbe coperto nelle marachelle, invece Leonardo è cresciuto senza mai poterla conoscere...
La vita ti dà delle belle badilate in faccia quando vuole...

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@emily: mi dispiace per ciò che ti è successo. deve essere stato davvero un incubo. hai ragione, bisogna godere di ogni istante, consciamente per ottimizzarne la qualità. Non è facile, ma se si riesce poi si vive meglio. Un abbraccio anche a te...e grazie...

@2Gemelle: sono proprio quelle situazioni che ti lasciano il segno più profondo. "Com'è possibile che sia capitato a uno come lui", pensi...aveva solo 29 anni...davvero pazzesco...
Pensa che 2 anni fa ho sentito Luca per telefono in tarda mattinata perchè dovevamo vederci nel pomeriggio. Si stava recando per una visita di routine in ospedale. Quando 3 ore più tardi mi hanno detto che era morto, non ci potevo credere...Ha avuto un infarto letale proprio durante l'ecografia. Sono cose assurde...

@Gloglo: è il mio terrore...è una malattia che non perdona ed è di una velocità allarmante. E la giovane età aggrava la situazione. Mi dispiace davvero per la "ZIA" di Leo. Sono i più grandi rammarichi, quelli di non poter veder realizzarsi un sogno "visto" a lungo. Altro che badilate...

Mi scuso per il tema non proprio allegro, che rievoca brutti ricordi, ma in queste occasioni è meglio fermarsi un attimo a resettare i parametri...

Improvvisamente in quattro ha detto...

Capito per la prima volta qua e che dire?!?!
Mi hai colpito al cuore con questo post...
"vivere sapendo di vivere"... sono eventi come questo che ti scuotono e ti risvegliano dal torpore in cui la quotidianità a volte ti fa cadere...
Io ho visto morire una bambina di 12 anni per uno di quei mali incurabili. E' stata una cosa devastante... ma quanto mi ha insegnato e donato quella bambina è una cosa indescrivibile...

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

Ti ringrazio molto di essere passata e spero di rivederti da queste parti :)
Non è proprio un tema allegro questo, ma ogni tanto nella vita va affrontato. Quando poi capita a bambini come è successo a te, credo che sia una situazione davvero straziante. Però se riesci a superare il momento di smarrimento e di dolore, l'effetto rigenerante che ne consegue viene notevolmente amplificato diventando proprio come dici tu: "indescrivibile"... e forse si riesce a trovare il lato positivo pure da questi drammi...anche se il cuore rimane in ogni caso gravemente lesionato...