sabato 5 settembre 2009

IN VACANZA CON DADDY - PARTE III° ED ULTIMA

Capitolo 3: Car rental & Fincas

CAR RENTAL
Siamo tutti insieme: Chiuhuahua ha finito di lavorare neanche 24 ore prima e finalmente si riposa. Scritch non vede l’ora di cacciare granchi e paguri e ha già chiesto un retino. Io ho proprio voglia di scoprire quella parte dell’isola che non sono riuscito ad esplorare 5 anni prima, considerata l’età di Scritch di allora.
Sbarchiamo a Palma, ci accolgono solo 37 gradi ed un vento caldo e afoso…praticamente è come essere ancora a Milano. Il volo è andato liscio, i bagagli arrivano subito. Andiamo all’ufficio del noleggio auto presso il quale abbiamo prenotato un’autovettura qualche mese prima. É quasi ora di pranzo e si decide già dove e cosa mangiare non appena avremmo ricevuto l’auto. In fondo ci sono solo 8 clienti prima di noi, ci vorrà poco….
...dopo tre quarti d’ora passati a leggere riviste in spagnolo risalenti al periodo delle Pesetas, aver giocato con Scritch a "Strega comanda color", inviato i 4.000 messaggi ad amici e parenti ed avendo visto gestire solo 2 clienti, provo a chiedere timidamente il motivo di tale lentezza. Mi sorridono candidamente come se la risposta fosse ovvia: “mancano le auto!”“Come mancano le auto?!?!”.. una sola parola che ultimamente si sente sempre più spesso “Overbooking señor!”….
...no, non sono pronto pure per questo…non oggi, non dopo la mattinata appena trascorsa.
“Mi scusi, ma almeno, anche se con lentezza, le macchine arrivano oppure proprio non ci sono?”. Spallucce di incertezza e sorriso di circostanza è la risposta di rito. Decido di avere pazienza e di non farmi prendere subito dalla rabbia…in fondo sono in vacanza per rilassarmi.
Passa un’altra ora ed ho più volte assistito ai primi accenni di ribellione da parti di altri turisti che la pazienza l’hanno persa, eccome. La risposta dei dipendenti è sempre la stessa: Spallucce di incertezza e sorriso di circostanza.
Finalmente è il mio turno, sono passate due ore da quando sono in coda. Mi siedo col sorriso sulle lebbra nascondendo il nervoso che aveva inziato a salire. Cerco di avere un comportamento di complicità con l’impiegata, assicurandole di comprendere la sua posizione in una una giornata così dura, ma che l’importante è avere pazienza. Mi viene a sostenere moralmente Manuel che la saluta con un sorrisone….presa!!! Grazie alla presenza di Scritch riusciamo ad evitare il tentativo di assegnazione di un auto di categoria inferiore a quella prenotata convincendo l'impiegata a darci un’auto di categoria superiore, allo stesso prezzo, in mancanza della mia.
Evvai, finalmente qualcosa che gira per il verso giusto.
Il pranzo è ovviamente saltato, passando direttamente alla merenda.


FINCA
Giungiamo a casa: quest’anno per economizzare, mia zia ci ha offerto la sua casa a Maiorca, lasciandoci di fatto solo le spese dell’aereo e dell’auto (e ovviamente del parcheggio al Terminal 1, argh!!).
La casa è fantastica: è nascosta su una collina immersa in un’ampissima pineta all’interno di un villaggio di golf. Per cui, gli unici rumori che si sentono oltre agli animali sono una soffocato “PAK” in lontananza dei giocatori di golf.
E’ grandissima, ha due terrazze enormi e addirittura una piscina profonda in cui Manuel imparerà ad immergersi come un apneista, seguendo e superando le orme del papà.
L’unica nota negativa è che ci si può muovere solo in macchina, perché siamo proprio fuori dal mondo: nessun negozio, 15 km dal mare, nessun ristorante. Vabbè, chi-se-ne-frega, penso. Intanto mangeremo quasi sempre fuori casa, in modo da far riposare soprattutto Chihuahua...in fondo, sono anche le sue ferie!!
Ahhhhh...finalmente la vera vacanza ha inizio...

Nota: È il 12 agosto, dicono sia la notte in cui si vedono maggiori stelle cadenti rispetto a San Lorenzo. E allora quale scelta migliore se non mettersi sulla terrazza, buio pesto, sdraiati sul lettino a guardare il cielo limpido e contare tutti e tre le stelle che in rapida successione sfrecciano da una parte all’altra dello spazio. Sarà una vacanza davvero all’insegna della semplicità…

Gli altri giorni sono stati giorni tipici e non costellati da disavventure particolari: giornate passate alla ricerca della caletta azzurra perfetta, poco frequentata, con una lingua di sabbia incastonata tra pareti di roccia rossa, nelle cui acque azzurre cercare stelle marine, razze, murene, ecc. Giorni di mare intervallati da escursioni in parchi o riserve naturali, visite all'acquario, al safari (di nuovo!!) e ai carattersitici paesini arroccati ai piedi della Serra Tramontana (Valdemossa e Deia in primis)...1.500 km di esplorazioni insaziabili.

venerdì 4 settembre 2009

IN VACANZA CON DADDY - PARTE II°

Capitolo 2: multipiano


Giunto in tempo record a Malpensa e scaricato Chihuahua e Scritch con annesse valigie per permettere loro di imbarcarsi, mi metto di corsa alla ricerca del parcheggio.

Le indicazioni chiarissime dei cartelli mi segnalano “parcheggio sosta lunga/breve” ed io, ingenuamente, le seguo fiducioso della professionalità delle società che operano attorno e dentro Malpensa: d'altronde si sa, Malpensa è uno dei principali Hub italiani, se non addirittura europei, che accoglie ogni giorni migliaia di turisti nazionali e stranieri. Pertanto mi illudo che sia organizzata in modo tale da facilitare il più possibile le persone che hanno la “fortuna” di andare a trovare l’aeroporto.


Bene, come dicevo, seguo le indicazioni, che al momento raggruppano entrambi i parcheggi - sosta breve e sosta lunga – che mi conducono su una strada a corsia singola a senso unico di marcia che curva per un breve tratto…poi, quando ti aspetti di vedere dei cartelli che ti aiutino a scegliere l’opzione “breve” o “lunga”, ecco che improvvisamente ti ritrovi di fronte a 6 caselli!!

Con la coda dell’occhio intravedo una piccola stradina che si allontana sulla sinistra e a stendo leggo solo le prime 2 righe della miriade di cartelli: “parcheggio breve sosta”, “scoperto visitatori”, “…”…non faccio in tempo a leggere gli altri distratto dallo schieramento casellante. D’altra parte, se di là (a sinistra) è il settore dedicato alla “breve”, questa sarà la “lunga”.


Mi fermo inebetito in mezzo alle sei corsie in cerca di un essere umano a cui chiedere un'informazione, ma a quell’ora di quel giorno di agosto solo il deserto potrebbe essere più desolato. Mi avvicino alla flotta di cartelli che adornano le sbarre dei caselli e leggo:


“ogni frazione d’ora: 5 euro”, “fino a 24 ore: 28 euro”, “oltre le 24 ore: euro”…??


Oltre le 24 ore??? Il nulla!! Mi giro nuovamente attorno, ma non c’è anima viva. Come diavolo faccio a capire quanto mi costeranno 15 giorni….??? Purtroppo non ho il tempo materiale per filosofeggiare sulla carenza di informazioni più precise e non ho la mente abbastanza lucida per ipotizzare alcuni calcoli matematici, così, in mancanza di altro proseguo, ritiro il biglietto e parcheggio al coperto. In precedenza avevo visto su internet che i parcheggi scoperti di solito costano circa il doppio di quelli scoperti… quindi calcolo che lo scherzo dell’aeroporto sbagliato mi costerà circa 120-150 euro…ma d’altro canto, considerata la situazione, credo che pagare un piccolo sovrapprezzo pur di non perdere il volo sia purtroppo un MUST.


30 minuti dopo parte l’aereo….



…15 giorni dopo…



….sono le dieci di sera, per un disguido siamo stati in ballo quasi 8 ore e siamo molto stanchi. Non si vede l’ora di tornare a casa e buttarsi a letto.

Cerco il biglietto del parcheggio, lo inserisco nella cassa automatica….bip…bip…*20,00 euro….

aspetta che devo avere gli occhiali sporchi, non riesco a leggere bene….strofino la lente, alzo la testa…

...no, no!!!! Ci leggo benissimo!!!! …..


…. 420,00 EURO!!!!!...


Chihuahua evita a stento lo svenimento e per reazione contraria le si alza la pressione ed inizia a sbraitare con un certo aplomb inglese:

“EHHHHH!!!!....MA COSA SONO???...LADRI?!?!”“MI RIFIUTO DI PAGARE. USCIAMO SENZA PAGARE!! CHE POI VENGANO A CERCARMI!!"…”FAI COSI', TI INCOLLI ALLA MACCHINA CHE ESCE DAVANTI A TE COSI' NON PAGHIAMO!" sono le sue esclamazioni razionali.


“Certo cara, perché non sfondare direttamente la sbarra!!”, replico io, “così poi, oltre a dover comunque saldare la sosta, ci toccherà pure pagare la cauzione per uscire dal carcere!”


Di uffici informazioni aperti alle dieci di sera all’aeroporto più grande del nord Italia, neanche a parlarne, così, pagati a malincuore la somma, per pura curiosità ripetiamo il percorso fatto 15 giorni prima e scopriamo che il piccolo svincolo sulla sinistra, quello con la sfilza di cartelli, al terzo posto, mezzo nascosta da un rigoglioso cespuglio, il cartello indicava timidamente “lunga sosta”….


Quindi ricordate:

se andate a Malpensa-Terminal 1, dovete sperare di non avere MAI fretta, procedere sempre a 15 km/h in modo da poter leggere il romanzo dei cartelli con tutta calma e sperare di non essere stranieri ignoranti della lingua italiana. La punizione potrebbe essere molto costosa….


Questa esperienza mi ha portato a subire la medesima sorte di molte grandi società: dopo aver agito per tanti anni in tutta autonomia supportato dalla fiducia degli azionisti (l’organizzazione delle vacanze è sempre stato un mio compito), d’ora in poi, ahimè, subirò per un periodo indefinito il commissariamento da parte di Chihuahua… :-)))

martedì 1 settembre 2009

IN VACANZA CON DADDY - PARTE I°

Che vacanze quest'anno! Nulla di eccezionale da riportare, ma belle nella loro globalità. Partite con i giorni insieme a Scritch e concluse con 15 giorni tutti insieme su un'isola davvero interessante.


Alcuni episodi però meritano di essere narrati, sia per la drammaticità di alcuni momenti, sia per le particolarità di alcune esperienze. Per non appesantire troppo i post, li riporterò poco per volta.


Capitolo 1: aeroporto


Monza, ore 5.30 del mattino.

Ho appena effettuato il web-check in per il nostro volo. Imbarco previsto alle ore 8.00, destinazione Palma di Maiorca. Sveglio Scrtich e Chihuahua, le valigie le ho preparate la sera prima e sono già in macchina. Rapida doccia a tre e si parte….direzione Bergamo-Orio al Serio. In mezz’ora siamo all’aeroporto, parcheggio l’auto in uno dei parcheggi attorno all’aeroporto già sperimentati con successo in altre occasioni,scarico le valigie sul carrello e ci fiondiamo nell’area “check-in”. Cerchiamo sui vari monitor il nostro sportello….no, su questo tabellone non c’è….no, quì nemmeno….ma…dove diavolo sono finiti tutti i voli della Air-Berlin?! Mi sorge un dubbio che si concretizza nel momento in cui decido di controllare bene i dettagli della prenotazione…..


…la partenza…...è......da....

...Milano (Malpensa)!!!!!!

Sgrano gli occhi, incredulo...."Come Milano-Malpensa?!?"

Guardo Chihuahua e le dico: “Corri!!!!” mentre spingo con tutta la forza il carrello delle valigie zigzagando tra la gente….sembro Usain Bolt sui 100 metri!!! Ed in tempo di record pago la mini-sosta alla cassa automatica, corro a prendere la macchina….azz, l’uscita è dalla parte opposta di dove ho lasciato i membri della famiglia a guardia delle valigie…fai tutto il giro…non ci sono altri ingressi e ci sono troppe macchine in coda…faccio un’inversione a “U” in netto contrasto con il codice della strada e metto le quattro frecce accostando l’auto sotto il cartello del divieto di fermata, proprio a due passi da Chiuahua e Scritch…scendo dall’auto e mi fiondo sulle valigie che vengono gettate letteralmente nel bagagliaio. Chiuhuahua scuote la testa dicendo con il suo solito innato ottimismo: “cosa corri, che intanto abbiamo perso l’aereo!”

…io non getto la spugna senza lottare e li carico in macchina….VIA! Riprendo l’autostrada…sono le ore 6.36… vorrei schiacciare sull’acceleratore, ma ci sono i Safty Tutor a vigilare…spero di non trovare traffico o rallentamenti.

Nel frattempo cerchiamo di contattare la compagnia aerea per avvisare che avendo fatto il web check-in garantiamo la nostra presenza in aereo…casomai con le nostra valigie nella cabina piloti…Il customer service non ride, ma poco ci manca, comunque non possono far nulla, e ci ripetono che dobbiamo confermare la nostra presenza entro le 8.00….sono le 7.15…il tempo stringe…superiamo la barriere di Sesto San Giovanni….ci immettiamo sulla Milano-Varese…finalmente l’uscita di Busto Arsizio….


Solo in curva noto un cartellone di rilevamento della velocità indicante la massima consentita: 40 km/h….azz’… mi rileva 98 km/h… forse sto un po’ esagerando….spero comunque di non perdere la patente!!!


In lontananza scorgiamo gli aerei e la struttura di Malpensa…Scritch, divertito dalla corsa, urla felice "papà, il nostreo aereo!!" - "Sì cucciolo, ci siamo quasi" ….

Imbocchiamo l’uscita Terminal 1, ovviamente quella più lontana, e ci inseriamo nella corsia “PARTENZE”….

Non ci credo, siamo arrivati…sono le 7.54…ce l’abbiamo fatta!!!!


Diciamo che a parte il rischio di divorzio minacciato da Chihuahua durante la traversata della Lombradia, la giornata è iniziata decisamente in modo rocambolesco.



Note: la mia certezza sulla partenza da Orio al Serio deriva dal fatto che sono più di 5 anni che voliamo per vari motivi con Air-Berlin (che partiva solo da Orio essendo una compagnia aerea low-cost), ad eccezione dell’ultimo anno, periodo in cui la Air-Berlin, guarda caso, si è trasferita a Malpensa abbandonando completamente Bergamo. …


La morale di questa esperienza: mai dare nulla per scontato!!! Anche quello che potrebbe esserlo… ;-)