La bici...l'eterna sfida di ogni bambino: "ma tu quando hai imparato ad andare senza rotelle?" Che dilemma!! Le risposte porgo sempre il fianco a possibili, quanto più inutili interpretazioni sulle capacità del proprio bimbo, come se la casuale e fortuita destrezza potesse essere sinonimo di intelligenza, coraggio o particolare abilità.
Spesso io e Chihuahua siamo protagonisti di scenette in cui i genitori ci chiedono stupiti "ma sa già andare senza rotelle? Il mio non le vuore ancora togliere", e rivolgendosi al loro pargolo "vedi che lui sa già andare senza...!" ma perchè mettere in competizione i bimbi? Il fatto che Scritch abbia imparato così presto non è certo dovuto a qualche sua particolare capacità. D'altonde affrontare un simile passaggio non è cosa di tutti i giorni.
Io mi ricordo ancora la paura che avevo a 4-5 anni, quando mio padre mi tolse le rotelline, spingendomi aggrappato al portapacchi per poi inaspettatamente lasciarmi al mio destino...l'adrenalina era alle stelle e riuscì ad andare diritto senza cadere, ma alla prima frenata ...booom...per terra con ginocchio sbucciato e orgoglio sotto le caviglie. Poi si cresce, si impara a superare le sconfitte e si diventa pure bravi.
Con Scritch abbiamo usato un metodo più dolce: siamo partiti con la classica bicicletta piccola con rotelline a 3 anni, ed in parallelo mia madre gli aveva regalato (ecco che subentra il fattore caso o fortuna) un LAUFRAD o "bici-a-spinta", una cosa mai vista prima d'ora, ma che si rileva, secondo me, determinante per il proseguo dell'insegnamento: si tratta di una bici in legno (ebbene sì, gli svedesi con i legno ci fanno davvero di tutto), molto robusta, con il manubrio rigido, e... senza pedali.
Il bimbo è costretto a spingersi con i piedi per muoversi, riuscendo con una certa facilità a mantenere l'equilibrio (i piedi vicino al pavimento lo aiutano parecchio), ed il manubrio fermo non lo fa ondeggiare eccessivamente mentre spinge (così come non lo fa girare...quindi spazi ampi!).
Le prime volte ha fatto fatica a coordinare i movimenti e ha rinunciato a volerci risalire, preferendo la più comoda bici con rotelle. Poi, lasciando sempre bene in vista quella in legno, un giorno si è rimesso da solo a provare in giardino e dopo poco scheggiava su e giù urlando come un matto. Così a 4 anni appena compiuti gli abbiamo tolto le rotelle senza traumi: è saltato su, l'ho spinto appena (giusto per mettere in moto i pedali) e se l'è cavata benissimo. Dov'è il nostro merito? dove sono le particolari capacità di Scritch? Si è trattato solo di caso e di eventi fortuiti. L'importante è non forzarli o farli sentire peggiori di altri bimbi. Sono troppo piccoli per essere stimolati in questo modo, vanno caricati e non denigrati nella speranza che reagiscano.
Sta di fatto che ci siamo allenati in giardino, poi sulla piazzetta davanti casa, poi la prima uscita con noi (o meglio tra di noi) su strada (...un trauma con le macchine!!) e a Natale è arrivata la prima bici con le marcie: ben 5!!!
E allora vai!!!!! Siamo partiti per andare al parco di Monza (circa 5,2 km + 3km nel parco a cercare i cavalli + 5,2 km per il ritorno = ca. 13,5 km) e ci siamo allenati tantissimo a cambiare le marcie: standogli a fianco sulla ciclabile gli impartivo le direttive per l'utilizzo corretto del cambio "prima....seconda...dai, pedala più forte così metti la terza...frena...seconda...prima ..eeeeeee....stop!"...Sì, lo so, sembra una rottura di pa**, ma d'altra parte quando Scritch pretende di partire con la quinta forse ha bisogno di qualche consiglio, o no?! ;-)...e poi lui si divertiva come un matto vantandosi "papà, guarda, metto il 5 e ti supero!!"
Non lo nego, al ritorno l'ho dovuto un po' aiutare spingendolo dalla spalla, ma è stato un campione.
Ancora qualche prova e sarà completamente indipendente...e forse mi farò trainare io questa volta...