sabato 31 gennaio 2009

CAMBIO MARCIA


La bici...l'eterna sfida di ogni bambino: "ma tu quando hai imparato ad andare senza rotelle?" Che dilemma!! Le risposte porgo sempre il fianco a possibili, quanto più inutili interpretazioni sulle capacità del proprio bimbo, come se la casuale e fortuita destrezza potesse essere sinonimo di intelligenza, coraggio o particolare abilità.

Spesso io e Chihuahua siamo protagonisti di scenette in cui i genitori ci chiedono stupiti "ma sa già andare senza rotelle? Il mio non le vuore ancora togliere", e rivolgendosi al loro pargolo "vedi che lui sa già andare senza...!" ma perchè mettere in competizione i bimbi? Il fatto che Scritch abbia imparato così presto non è certo dovuto a qualche sua particolare capacità. D'altonde affrontare un simile passaggio non è cosa di tutti i giorni.

Io mi ricordo ancora la paura che avevo a 4-5 anni, quando mio padre mi tolse le rotelline, spingendomi aggrappato al portapacchi per poi inaspettatamente lasciarmi al mio destino...l'adrenalina era alle stelle e riuscì ad andare diritto senza cadere, ma alla prima frenata ...booom...per terra con ginocchio sbucciato e orgoglio sotto le caviglie. Poi si cresce, si impara a superare le sconfitte e si diventa pure bravi.

Con Scritch abbiamo usato un metodo più dolce: siamo partiti con la classica bicicletta piccola con rotelline a 3 anni, ed in parallelo mia madre gli aveva regalato (ecco che subentra il fattore caso o fortuna) un LAUFRAD o "bici-a-spinta", una cosa mai vista prima d'ora, ma che si rileva, secondo me, determinante per il proseguo dell'insegnamento: si tratta di una bici in legno (ebbene sì, gli svedesi con i legno ci fanno davvero di tutto), molto robusta, con il manubrio rigido, e... senza pedali.

Il bimbo è costretto a spingersi con i piedi per muoversi, riuscendo con una certa facilità a mantenere l'equilibrio (i piedi vicino al pavimento lo aiutano parecchio), ed il manubrio fermo non lo fa ondeggiare eccessivamente mentre spinge (così come non lo fa girare...quindi spazi ampi!).

Le prime volte ha fatto fatica a coordinare i movimenti e ha rinunciato a volerci risalire, preferendo la più comoda bici con rotelle. Poi, lasciando sempre bene in vista quella in legno, un giorno si è rimesso da solo a provare in giardino e dopo poco scheggiava su e giù urlando come un matto. Così a 4 anni appena compiuti gli abbiamo tolto le rotelle senza traumi: è saltato su, l'ho spinto appena (giusto per mettere in moto i pedali) e se l'è cavata benissimo. Dov'è il nostro merito? dove sono le particolari capacità di Scritch? Si è trattato solo di caso e di eventi fortuiti. L'importante è non forzarli o farli sentire peggiori di altri bimbi. Sono troppo piccoli per essere stimolati in questo modo, vanno caricati e non denigrati nella speranza che reagiscano.

Sta di fatto che ci siamo allenati in giardino, poi sulla piazzetta davanti casa, poi la prima uscita con noi (o meglio tra di noi) su strada (...un trauma con le macchine!!) e a Natale è arrivata la prima bici con le marcie: ben 5!!!

E allora vai!!!!! Siamo partiti per andare al parco di Monza (circa 5,2 km + 3km nel parco a cercare i cavalli + 5,2 km per il ritorno = ca. 13,5 km) e ci siamo allenati tantissimo a cambiare le marcie: standogli a fianco sulla ciclabile gli impartivo le direttive per l'utilizzo corretto del cambio "prima....seconda...dai, pedala più forte così metti la terza...frena...seconda...prima ..eeeeeee....stop!"...Sì, lo so, sembra una rottura di pa**, ma d'altra parte quando Scritch pretende di partire con la quinta forse ha bisogno di qualche consiglio, o no?! ;-)...e poi lui si divertiva come un matto vantandosi "papà, guarda, metto il 5 e ti supero!!"

Non lo nego, al ritorno l'ho dovuto un po' aiutare spingendolo dalla spalla, ma è stato un campione.

Ancora qualche prova e sarà completamente indipendente...e forse mi farò trainare io questa volta...

giovedì 15 gennaio 2009

FRIENDS WILL BE FRIENDS


Chi non ricorda questa canzone dei Queen?! A me trasmette sempre quel confortante senso di appartenenza a quella comunità chiamata AMICIZIA.
Però come è faticoso trovare e restare nel gruppo giusto...!!!
La comunità degli Amici è poi diviso in varie categorie, più o meno apprezzabili. Io uso suddividere i gruppi in mega-categorie:
La categoria più affollata è quella degli "Amici per conoscenza", che sono di solito coloro che ti definiscono "amico" solo per affollare inutilmente la rubrica del telefono e/o per potersi vantare di essere un tuo conoscente. E' quella che potrebbe infastidire per l'eccessiva ipocrisia, ma che in realtà non dà nemmeno fastidio, in quanto non viene quasi mai in contatto con te se non per necessità o per un proprio tornaconto.
C'è la categoria "Amici per la pelle"che sono quelli inseparabili, inossidabili, che di solito nascono in giovane età e vengono coltivate incessantemente per gran parte della vita. Di solito si tratta di una categoria molto ristretta, in cui bisogna avere la fortuna di conoscere le persone giuste ed ottenere la tessera Club Privè. Se sei associato è quasi impossibile perdersi di vista.
Poi si trova la categoria più genuina, quelle degli "Amici sinceri", che sono coloro che si conoscono quasi per caso in varie situazioni della vita, in cui scatta però qualcosa che legherà il rapporto di amicizia per molto tempo. Sono quelle situazioni in cui non conta la frequenza dei contatti, non è importante sottostare a delle scadenze fisse come compleanni, anniversari o eventi particolari, perchè in ogni momento si è consapevoli di essere comunque importante per l'altra parte. Una telefonata a distanza di qualche mese, fatta per la voglia di condividere e soprattutto ricevuta con estremo piacere, senza quel senso di inadeguatezza per il momento in cui viene fatta. Rivedersi dopo qualche anno, come se non fosse passato che solo qualche giorno, e continuare quel rapporto temporaneamente sospeso. Queste sono secondo me le amicizie genuine, in cui non c'è bisogno di dimostrare di essere amici, perchè lo si percepisce a pelle.
Nel marasma troviamo anche la categoria "Amici a senso unico", che sono quelli che rispondono ai tuoi messaggi, alle telefonate, ma che non sono mai attivi a ricambiare l'affetto e la stima per primi, e capaci solo di rispondere ad uno stimolo. Sì, sono sempre cordiali, felici di sentirti, ma non riesci a capire quanto sia sincera e interessata la loro reazione. Queste amicizie sono difficili da interpretare e spesso sono dolorose. Sono dolorose, perchè se da un lato troviamo questi soggetti interessanti, piacevoli con cui pare ci siano le condizioni per instaurare un bel rapporto di amicizia, dall'altra parte però non ci si sente appagati da tale comportamento. Inoltre l'incapacità di comprendere appieno la loro intenzione, alcune volte erroneamente fraintendibile, perchè no, ci tiene in un limbo non proprio gradevole. Per carità, ci sta nella vita non essere compatibile, ma in questo caso preferisco che sia chiaro dall'inizio.
L'ultima categoria è quella degli "Amici per piacere", apprezzabile, in cui rientrano tutti quei rapporti non basati su una profonda stima o un affetto particolare, ma creati semplicemente per il piacere di passare un po' di tempo insieme, per organizzare eventi o altre cose da fare in compagnia. Non ci si da fastidio, non ci si impegna troppo, ma si riesce a passare del tempo insieme in modo piacevole.
Ogni tanto però, nonostante si cerchi di collocare emotivamente le varie conoscenze nelle predette categorie, rendersi conto di dover spostare da un settore all'altro gli Amici può risultare piacevole, come estremamente doloroso.
Qualche anno fa, cinque e mezzo per l'esattezza, ho perso uno di quegli amici che dai per eternamente reperibili e credi che se anche lo snobberai per qualche anno, sicuramente al prossimo incontro avrai modo di recuperare il tempo perduto. E quando invece ti accorgi che per una tua superficialità hai perso un'occasione d'oro, hai perso la possibilità di riprendere quel contatto che avevi collocato nel futuro, è lì che ti rendi conto quanto sia importante curare le amicizie, tenerle vive e non rimnadarle sempre per motivi futili.
Sarà la nostalgia dettata dall'età, ma adesso, grazie a internet, ho potuto saziare la mia necessità rintracciando con stupore delle vecchie amicizie verso le quali si erano persi i contatti a causa di spostamenti geografici, famigliari, etcc.
Ogni tanto è brutto doversi ricordare il motivo per cui in questi anni non si sia tentato di ricercare altre persone con troppa foga.
Non nascondo invece che in alcuni casi, pochi, la gioia di aver ritrovato determinate persone ed aver ripreso con loro i contatti, non trova parole. Adesso tra l'altro è più facile ritrovare nuovi spunti da cui partire grazie alla nascita dei rispettivi piccoli angioletti.
Si sa, i bambini possono fare miracoli...

UNA COSA BELLA, UNA COSA BRUTTA


Da un annetto a questa parte quasi ogni sera, quando porto Scrtich a letto, mi sdraio vicino a lui e dopo aver spento la luce gli chiedo sempre: "Qual'è stata la cosa più bella di oggi, e la cosa più brutta?"...

Quello che mi piace è apprendere ciò che passa per la testa di Scritch, capire cosa gli fa veramente piacere o lo rattrista, quale evento gli è rimasto più impresso, ... nel bene e nel male.

Dopo qualche secondo di riflessione, Scritch spara le sue risposte...la bilancia pende fortemente sul lato BELLO, e in questi mesi mi sono scritto alcune risposte divertenti o tenere:

Le Cose più belle di oggi:
-Essere "andato per la prima volta da solo in bici sulla strada": di solito girava solo in giardino o sulla piazzetta di fronte a casa, al sicuro dalle macchine. Invece quest'estate lo abbiamo portato al parco...e lui pedalava felice tra di noi

-Aver "diviso con il Papà un lampone": la pianta di lampone in giardino è stata molta avara quest'anno, e lui ha diviso i frutti con me...10 a lui, 1 a me ;-)

-Aver "pranzato per la prima volta tutto da solo" e nei tempi prestabiliti: all'asilo era rinomato per essere LENTO e spesso si faceva ancora imboccare

-"il lavoretto fatto con Omi": Omi è la nonna tedesca che una volta a settimana lo porta da se a fare dei lavoretti con la carta o i colori...e quella volta il lavoretto gli era piaciuto davvero tanto

-"adesso", intendendo il momento in cui sono rincasato dal lavoro correndo in camera sua per dargli il bacio della buona notte

Le Cose più brutte di oggi:
E' sempre stato "Niente", ad eccezione di una sola volta: "Che Fiocco è morto!" Fiocco era il nostro criceto, ufficialmente morto di "vecchiaia"...


Per i bambini le cose più semplici ed impensabili sono spesso più apprezzate. Noi grandi ogni tanto ce ne dimentichiamo o spesso li forziamo ad apprezza cose che interessano più noi che loro

domenica 4 gennaio 2009

GIRINGIRO NATALIZIO


Le festività di Natale: un fantastico periodo da dedicare alla famiglia. E come ci si può organizzare?
opzione 1.-Andare in montagna...BOCCIATO!!: mia moglie, affettuosamente rinominata "Chihuahua d'Assalto" considerate le sue ridotte dimensioni fisiche ed il suo carattere estremamente "docile", non solo non sa e non vuole sciare (per carità, sono scelte legittime), ma odia pure il freddo e la neve. Quindi, oltre al classico weekend all'anno, nulla da fare.
opzione 2.-Andare al mare...BOCCIATO!! Nonostante in Novembre abbia già iniziato a programmare un viaggio a Mauritius, isola alla quale siamo molto legati, nulla da fare per i motivi di cui di seguito.
opzione 3.-Andare in Canada dai nostri amici...BOCCIATO!! Come per il mare (opzione 2.), queste scelte sono state eliminate quando abbiamo saputo che Chihuahua d'Assalto non avrebbe ottenuto le agognate ferie.

E quindi torniamo alla domanda iniziale: come ci si organizza? Cosa si può fare con un bambino, Scritch, che non vede l'ora di passare un po' di tempo con il suo papà?
Pensa che ti ripensa, ecco che pian piano escono alcune idee: Perché non iniziare a sfruttare i luoghi che Milano rende disponibili, cogliendo l'occasione per far conoscere meglio la città a Chihuahua d'Assalto, tenacemente ed orgogliosamente monzese? Quali di questi luoghi potrebbero incuriosire ed interessare un bimbo di 6 anni? Volevo cercare di alternare i vari lavoretti fatti in casa, vedi l’utilizzo dello storico Meccano, la costruzione di oggetti vari con il Lego, la creazione di varie cose con il cartoncino colorato, la forbice, la colla, etc... Ed ecco che dalla memoria riemergono vecchi ricordi o luoghi a lungo sognati e mai visitati. Perché non fargli fare anche delle attività ludiche-didattiche. And the winners are:
ACQUARIO:
Scritch è un amante della natura e quest'estate mi ha accompagnato spesso in immersioni apneistiche sul Mar Rosso, scacciando la paura dell'acqua alta e della maschera col boccaglio, aumentando la sua passione per i pesci...e quindi che ne dici di andare all'Acquario? … Nulla di neanche lontanamente paragonabile a quello di Genova!!! Ero incuriosito su come fosse quello civico di Milano non avendolo (io) ancora mai visitato - ed oggi credo di non essermi perso nulla di particolare -, ma ai bimbi non importa il numero o le specie limitate dei pesci, a loro è sufficiente poterli osservare dietro al vetro e basta! Ed ecco che Scritch corre da una vasca all'altra gridando: "GUARDA!!!!", saltando come un grillo colto da tanto entusiasmo.
MUSEO STORIA NATURALE e dintorni:
Siamo usciti tardi da casa e siamo arrivati solo nel primo pomeriggio, e non ricordavo fosse così grande. Ovviamente i punti d’interesse principale erano i dinosauri, grandi, ossuti o ricostruiti, che hanno da sempre il loro fascino, e tutto il primo piano con gli animali “impagliati”…Sorvolo le espressioni di fascino di fronte alle teche dei rettili, degli anfibi, dei ragni e degli scarafaggi, gli animali preferiti di Scritch…bleah!!!!
Mentre giravamo per il museo, sul retro, nei Giardini Indro Montanelli (ex Giardini Pubblici), abbiamo intravisto una pista di pattinaggio su ghiaccio…vuoi non finire una giornata scorrazzando e cadendo sui pattini?! Certo che sì, e quindi corri ad affittare le scarpette. Abbiamo passato un’oretta a sostenerci a vicenda, ridendo come dei matti!! Il pomeriggio si è concluso con una cioccolata calda e un Brezen…
MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TENCOLOGIA “LEONARDO DA VINCI”:
E’ da un po’ di tempo che Scritch nei suoi disegni ritrae, oltre ai classici aerei e navi, anche dei sommergibili. E allora perché non cogliere l’occasione e fargliene vedere uno vero!!! L’Enrico Toti ormai è definitivamente ormeggiato all’interno del Museo Leonardo da Vinci e all’interno del Museo ci sono un sacco di laboratori interattivi per grandi e piccini. Così abbiamo alternato la visita del sommergibile, con la costruzione casereccia di un forno solare, la prova dei comandi di volo di un elicottero, con il minestrone di colori nell’Area dei Piccoli. Anche se nel complesso gli argomenti sono ancora prematuri per l’età, è stato comunque piacevole per lui toccare con mano tutte quelle cose particolari che vede solo in televisione. Oggi mi ha teneramente confidato di essere stato contento di fare il giro con me. Cucciolo…
GIORNATA DI SCI:
Per staccare un po’ dal percorso didattico, ecco che ci prendiamo un giorno per andare a sciare, noi due soli soletti. Come ogni anno ci prendiamo un giorno in Gennaio per passare qualche ora insieme sugli sci, io ad insegnargli le basi, lui a prendermi in giro volendo sempre andare “a manetta”!! Peste…vedremo come andrà domani.
PLANETARIO:
E’ da tempi immemorabili che non sono più andato al planetario. E poi Scritch è cursioso su come funziona l’universo: mi ha già chiesto cos’è il sole, cosa sono i pianeti e come funzionano, quanto è grande l’universo e quante sono le stelle…..Soluzione: Planetario!! E in più, dal sito internet ho visto che c’è in programma la seguente “conferenza”:
Martedì 6 - ore 15:00 e 16:00
Nur - Storia di una piccola stella - La nascitaUn racconto per conoscere i segreti delle stelle...
Per bambini dai 7 anni in su

Credo di aver riempito in modo utile e divertente il tempo passato insieme a Scritch, nonostante il clima decisamente gelido di questi giorni e le difficoltà di spostamento causa lavoro di Chihuahua d'Assalto. Almeno Scritch sembra aver apprezzato, mostrandomelo con continui abbracci e frasi sciogli anima. Ho solo voluto assecondare la sua sete di conoscenza, mediandola con momenti di puro svago, credo che siano tutte cose sane. E io sono contento!!

sabato 3 gennaio 2009

TITOLI DI TESTA


Grazie ad una mia carissima amica ho appena scoperto il mondo dei blog. Sono tutt'ora scettico, in quanto credo che un blog debba essere costantemente aggiornato per essere deifnito tale ed io purtroppo di tempo da dedicare a questa attvità ne ho poca, ma ci proverò...abbiate fiducia..

Mi presento: sono il papà di un bambino di sei anni e mezzo, Scritch. Viviamo con mia moglie a Monza, città che reputo essere a misura d'uomo e adatta alle famiglie che odiano lo stress delle grandi città, ma non se ne vogliono separare del tutto. Da tre anni viviamo in una casetta tutta nostra, che, ahimè, dobbiamo condividere con la suocera che vive al piano sotto di noi. Fortunatamente non è di quelle troppo invadenti e quindi riusciamo a goderci il nostro nido. Mi scuso sin da ora per il linguaggio che potrà sembrare poco da "blog", ma la deformazione professionale spesso mi devia...prometto che mi impegnerò, datemi del tempo.

L'idea di far nascere questo blog, la cui funzionalità mi è ancora ignota, è nata dal fatto di voler raccontare le varie esperienze che ho fatto e che farò con figlio. Le esperienze che racconterò saranno anche di carattere educativo, ma si concentreranno principalmente su quello ludico. Infatti, nonostante io passi molto, troppo tempo al lavoro, cerco nei momenti liberi di ignegnarmi a trovare qualcosa da condividere con Scritch, siano essi lavoretti da fare in casa, attività ludiche da fare all'aperto, percorsi didattici da svolgere nei vari angoli d'Italia. Tutto questo per ottimizzare il tempo da passare con lui e per ricordargli che anche se spesso sono lontano, il resto del mio tempo l'ho dedico quasi esclusivamente a lui.

Da lì è nata l'idea di Daddy Supermaxieroe: chi ha da poco superato la trentina come me certamente ricorderà il telefilm a cavallo degli anni '70/'80 in cui il protagonista, Ralph, riceve in dono una tutina rossa aventi poteri straordinari, ma non essendo dotato di manuale di istruzioni, Ralph tende a svolgere il suo ruolo di supereroe in modo goffo e divertente. Ebbene, nemmeno a noi papà fu dato un libretto universale su come educare o far divertire i nostri piccoli "scarafoni", o su cosa fare per essere amati e stimati da loro. Così cerchiamo ogni giorno di improvvisare il nostro "ruolo", collezionando ogni tanto dei gradevoli ed inaspettati successi, altre volte non ottenendo alcun risultato, restando in ogni caso per i nostri figli sempre dei Supereroi, super amati e appagati...la nostra miglior ricompensa!!!

Così, spinto dall'amica WORLDWIDEMOM, ho preso fiato e coraggio abbozzando quanto state leggendo. Spero possiate trarre, la dove possibile, dei consigli o delle idee, oppure semplicemente condividere con me le esperienze di un padre con tanta voglia di esserlo.