lunedì 2 febbraio 2009

WATERPROOF KID


Ma quando la smetteranno di avere paura dell’acqua i bambini? Quando riuscirò a lavare i capelli a Scritch senza dover prima promettere sulla vita del suo coccodrillo di peluche “peferito” che non gli bagnerò gli occhi (salvo “incidente” in-volontario)? Eppure credevo di essermi mosso bene fino ad oggi…
…aveva 3 mesi appena compiuti quando abbiamo deciso di portarlo al corso di acquaticità per neonati. L’intenzione era ovviamente quella di fargli apprezzare sin da subito l’elemento ACQUA onde evitare futuri traumi derivanti dall’incontro con il Grande Mare. Ottima idea, davvero ottima….sin da subito è stato un supplizio: mentre i suoi altri compagni di nuoto perfezionavano l’immersione modello copertina dei Nirvana, Scritch iniziava a urlare e dimenarsi nel momento stesso in cui intuiva il motivo per cui veniva sistemato in posizione orizzontale e sentiva quella mano traditrice che gli appoggiavo sulla nuca per prepararlo all’immersione… Dopo 2 mesi di corso, in cui eravamo retrocessi in serie B, abbiamo deciso di sospendere le prove a causa di forza decisamente maggiore (una strana forma di allergia al cloro).
L’effetto che avevamo ottenuto era stato opposto alle aspettative.
Arriva l’estate. Scritch ormai stava compiendo un anno e dopo un breve ripasso nell’acqua dei laghi lombardi lo abbiamo portato al mare più tranquillo della zona, l’Adriatico! Acqua è bassa per 10 km, mare caldo dalle 11 di mattina e rovente dalle 16, onde inesistenti, pericolo zero. Abbiamo giocato parecchio, abbiamo tentato alcune immersioni (più o meno positive), ma poi ha capito che restare saldo al fondo sabbioso era sinonimo di sicurezza e quindi non appena ne sentiva la mancanza….
Gli anni a seguire li abbiamo passati a convincerlo con la calma che papà sarebbe stato attento a non fargli arrivare l’acqua in faccia se avesse tenuto la testa indietro, ma non appena sentiva la doccia bagnargli la nuca, si piegava in avanti con l’ovvio riversamento dell’acqua sulla faccia…1…2…3…4…5…100…non so quante volte ho contato per ricuperare la pressione salita alle stelle!! Passata la fase calma subentrava la fase ricattatoria con tono indemoniato:”O ti fai lavare la testa, oppure non ti leggo più le fiabe!!”…nessun effetto, anzi…allora, a quel punto, dopo più di mezz’ora di tragedie (e per fortuna non abbiamo altri condomini!!), subentrava l’azione coordinata doccia/mano-da-risciacquo: in 5,3 secondi gli passavo la doccia sulla testa e mentre si dimenava con l’altra mano gli toglievo di corsa lo shampoo…alla faccia del cambio gomme al pit-stop!!!
Quest’anno, a quasi sei anni e dopo un anno di nuoto interrotto per abbandono, abbiamo deciso di trovare un modo per superare definitivamente questa paura, possibilmente in modo NON traumatico. Cogliamo l’occasione delle vacanze estive e scegliamo apposta una meta che sia idonea a questa nostra esigenza…e la scelta cade sul Mar Rosso: quale posto migliore per piazzare la testa sott’acqua!!
Arrivati sul luogo, dopo un giorno di trattative sull’impiego della maschera e boccaglio, in cui Scritch si sentiva (ovviamente) soffocare, siamo andati al largo con lui aggrappato al braccio come una piovra. Non appena abbiamo intravisto una serie di pesci colorati, lo abbiamo istigato a guardare sottacqua, ma solo dopo un ultimatum verbale l’abbiamo convinto….da allora, e nei successivi giorni, ha imparato a nuotare da SOLO e quasi non tirava più fuori la testa dall’acqua (vedi foto di Scritch con la mamma Chiuhuahua). Dulcis in fundo, nelle piscine ha pure voluto imparare a fare apnea "come il papà" e gli ho insegnato a:
(1) tuffarsi senza tenersi il naso,
(2) non usare la maschera,
(3) tenere gli occhi aperti.
Ha passato gli ultimi giorni a nuotare sul fondo delle piscine e a fare a gara con me facendoci le facce buffe sott’acqua. Il traguardo era stato finalmente raggiunto!!!...Sì, almeno lo credevo….!!
Ieri sera ennesima scena come ormai da molti, troppi mesi. Scrich fa il bagno e appena prendo in mano la doccia: “Non mi bagnare la faccia!”…”Cucciolo, ma se vai sott’acqua?!”…Niente da fare…
Non ho più la pazienza…qualcuno ha qualche consiglio da darmi? Come possa fargli passare una paura che non ha motivo di manifestarsi, perché illogica?

14 commenti:

Admin ha detto...

Leonardo è nato con l'acquaticità nel sangue. per lui il contatto con l'acqua non è mai stato un problema, tant'è che a 3 anni me lo sono ritrovato che faceva le immersioni nella vasca da bagno.
Una mamma che conosco per fare il bagno al pupo (5 mesi) invece di metterlo orizzontale ha preso un secchio e gli fa il bagno lì, in verticale. Pare che il bambino si senta più sicuro e meno traumatizzato al contatto con l'acqua.
Per tuo piccolo scricciolo, l'unica cosa che mi viene in mente sono quei "cappelli" da doccia, che lasciano liberi i capelli, ma preteggono il viso dall'acqua. Buona fortuna!

Anonimo ha detto...

ehm...nn è illogica, io ho 44 anni tutti i brevetti di nuoto ma ODIO l'acqua in faccia, mi devo far violenza quando mi lavo i capelli sotto la doccia.
nn siamo mica tutti uguali!
poi crescendo capisci che nn hai scelta, e quindi nuoti con la faccia sotto, ma che sia una cosa normale e nn una forzatura, scordatelo.
perchè dobbiamo decidere a prescindere cosa è giusto e normale fare?
lascialo stare, l'importante è che impari a nuotare e nn aver paura dell'acqua.
per la doccia prova a dirgli di tapparsi gli occhi con le dita, oppure di sciacquarsi da solo, forse avere il controllo della situazione lo tranquillizza!

Murasaki ha detto...

Caro Daddy,
il mio BUH ha poco meno di 3 anni, ha sempre adorato l'acqua e quando fa il bagno al mare o in piscina, gli fa un baffo che l'acqua gli vada sul viso, negli occhi o in bocca...
...Quando è a casa e fa il bagno, lavare i capelli è una tragedia.
E lui le visiere che riparano gli occhi non vuole proprio metterle!!

Ci vuole solo pazienza

supertri ha detto...

Ciao Daddy,

mio figlio Eddie (3 anni e mezzo) somiglia a tuo figlio alla stessa età. Con l'aggravante che la sottoscritta è una ex-pallanuotista (ho giocato in Serie A per anni)...e sinceramente tutto mi aspettavo ma non che ci volesse tanto a convincerlo a entrare in acqua al mare (altezza massima dell'acqua 50 cm, per ora..).
Per il bagno...la situazione è identica alla vostra:-))
Io non demordo - resisto alle sceneggiate anche se a volte la pazienza si esaurisce:-)

Coraggio..
Simona
PS: il mio primo istruttore di nuoto era un pazzo che, tanto per gradire, a 5 anni e mezzo mi ha spinto nell'acqua (per fortuna si toccava).....

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@Gloglo: Ciao Gloglo, ritieniti fortunata con Leonardo: non devi allenarti troppo a fare il ruolo di Negoziatore… Anche se mi lamento delle singole situazioni, in fondo sono felice di come Scritch abbia affrontato negli anni la sua paura… grazie per il consiglio del berretto, ma al momento me la cavo con la mano sulla fronte, molta pazienza e altrettanta fiducia di Scritch nei miei confronti: sa che se papà gli promette che farà di tutto affinché l’acqua non gli vada in faccia, resta in tensione ma si lascia sciacquare il capelli con calma. Ma quanta pazienza…

@emily: Emily, ti ringrazio per la tua testimonianza. Davo per scontato che affrontare gli “abissi” sconfiggesse la paura dell’acqua sul viso, ma probabilmente sbagliavo. Cercherò a questo punto di fargli contrastare la paura della doccia con un approccio più morbido, casomai chiedendo a lui di passarsi a più riprese l’acqua sulla testa per il tempo che riterrà più adatto. Ti farò sapere…

@Murasaki: a chi lo dici. Il più delle volte ho pazienza da vendere (nonostante il mio carattere irrequieto), ma ogni tanto, quando si sta in ballo per oltre mezz’ora, scattano i 5 secondi di cui sopra… Cmq il tuo BUH è ancora piccolo, quindi nulla esclude che presto possa passargli tutto, o almeno te lo auguro ;-). Fammi un fischio se riesci a trovare un soluzione.

@supertri: Ciao Simona, hai davvero una situazione da cabaret: “Qual’è il colmo per un’ex-pallanuotista? Avere un figlio che si perde in un bicchier d’acqua”…;-)
Ironia a parte (spero tu non me ne voglia) fai bene a non demordere e ad avere tanta, ma tanta pazienza. Ogni bimbo probabilmente ha i suoi gradi di adattamento…dobbiamo attenerci. L’importante è non portare la forzatura a livelli eccessivi (vedi il tuo maestro). Spesso basta la fiducia incondizionata del figlio verso il genitore: per convincere scritch ad entrare in acqua e ad immergersi ho dovuto usare la classica formula: “ti fidi di papà?” ovviamente con la speranza di non essere tradito da un fattore imprevisto che vanifichi la prova o, peggio ancora, la fiducia. Hai provato a lavargli i capelli con gli occhialini da piscina?

supertri ha detto...

Grazie per il consiglio sugli occhialini:-))
E complimenti per la battuta da cabaret:-))) (nemmeno io sarei riuscita a fare di meglio..)
Ho notato che hai linkato il mio blog..sono un po' lavativa con i post ultimamente, ma mi rifarò presto

Simona

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

Fammi sapere se funziona; da me non ha avuto effetto :-(
e ...attendo aggiornamenti sul tuo blog...
A presto

PS: la battuta non è farina del mio sacco, è una rivisitazione di un colmo già esistente ;-)

Anonimo ha detto...

Bello il tuo blog!

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

Jolanda, ma mi prendi in giro ? ;-)
Ho visto il tuo blog, quello sì che è magnifico!!!!! Credo che verrò spesso a trovarti. Ho ancora molto da imparare, io...!!
Cmq grazie, i complimenti sono sempre ben accetti.

Anonimo ha detto...

Sarà anche banale, ma ...se riesci a fargli tenere la testa buttata all'indietro, anche con gli occhi aperti, come per guardare le stelle e la luna (o qualche aereo supersonico o mostro spaziale...), l'acqua non scivola sulla faccia...con il mio Luca ha sempre funzionato!
Talima

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

Ciao Talima, non è per nulla banale ed è la tecnica che sto utilizzando, ma il suo terrore è tale per cui appena sente l'acqua va in tensione e poi capita che per fuggire dal getto pieghi la testa in avanti con le immaginabili reazioni...santa pazienza.
Cmq grazie ;-)

Raperonzolo ha detto...

Le idiosincrasie dei bambini sono quanto di più irrazionale esista. Non ci sono soluzioni o rimedi. Sembra che non passino mai, poi una bella mattina si svegliano e gli è passata. Questa tiritera me la ripeto tutti i giorni, ogni volta che Figlio-due fa la pupù nelle mutande nonostante sia spannolinato da 8 mesi... magari domani gli passa! ...dico... spero... prego... :-)
In bocca al lupo!

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@Raperonzolo: hai proprio ragione!! Non ci resta che sperare che il cambiamento avvenga quanto prima, sia per Figlio-due sia per Scritch.
Incrociamo le dita e che la pazienza ci assista...

Mammamsterdam ha detto...

e fargli lavare i capelli da solo? all'inizio lascia perdere il risultato, poi andrà meglio, alla fine rischi si faccia pure la messimpiega da solo.

comunque figlio 1 da qundo ha il diploma di nuoto si immerge nella vasca da bafno, che sigh, non abbiamo più per ora.