giovedì 15 gennaio 2009

FRIENDS WILL BE FRIENDS


Chi non ricorda questa canzone dei Queen?! A me trasmette sempre quel confortante senso di appartenenza a quella comunità chiamata AMICIZIA.
Però come è faticoso trovare e restare nel gruppo giusto...!!!
La comunità degli Amici è poi diviso in varie categorie, più o meno apprezzabili. Io uso suddividere i gruppi in mega-categorie:
La categoria più affollata è quella degli "Amici per conoscenza", che sono di solito coloro che ti definiscono "amico" solo per affollare inutilmente la rubrica del telefono e/o per potersi vantare di essere un tuo conoscente. E' quella che potrebbe infastidire per l'eccessiva ipocrisia, ma che in realtà non dà nemmeno fastidio, in quanto non viene quasi mai in contatto con te se non per necessità o per un proprio tornaconto.
C'è la categoria "Amici per la pelle"che sono quelli inseparabili, inossidabili, che di solito nascono in giovane età e vengono coltivate incessantemente per gran parte della vita. Di solito si tratta di una categoria molto ristretta, in cui bisogna avere la fortuna di conoscere le persone giuste ed ottenere la tessera Club Privè. Se sei associato è quasi impossibile perdersi di vista.
Poi si trova la categoria più genuina, quelle degli "Amici sinceri", che sono coloro che si conoscono quasi per caso in varie situazioni della vita, in cui scatta però qualcosa che legherà il rapporto di amicizia per molto tempo. Sono quelle situazioni in cui non conta la frequenza dei contatti, non è importante sottostare a delle scadenze fisse come compleanni, anniversari o eventi particolari, perchè in ogni momento si è consapevoli di essere comunque importante per l'altra parte. Una telefonata a distanza di qualche mese, fatta per la voglia di condividere e soprattutto ricevuta con estremo piacere, senza quel senso di inadeguatezza per il momento in cui viene fatta. Rivedersi dopo qualche anno, come se non fosse passato che solo qualche giorno, e continuare quel rapporto temporaneamente sospeso. Queste sono secondo me le amicizie genuine, in cui non c'è bisogno di dimostrare di essere amici, perchè lo si percepisce a pelle.
Nel marasma troviamo anche la categoria "Amici a senso unico", che sono quelli che rispondono ai tuoi messaggi, alle telefonate, ma che non sono mai attivi a ricambiare l'affetto e la stima per primi, e capaci solo di rispondere ad uno stimolo. Sì, sono sempre cordiali, felici di sentirti, ma non riesci a capire quanto sia sincera e interessata la loro reazione. Queste amicizie sono difficili da interpretare e spesso sono dolorose. Sono dolorose, perchè se da un lato troviamo questi soggetti interessanti, piacevoli con cui pare ci siano le condizioni per instaurare un bel rapporto di amicizia, dall'altra parte però non ci si sente appagati da tale comportamento. Inoltre l'incapacità di comprendere appieno la loro intenzione, alcune volte erroneamente fraintendibile, perchè no, ci tiene in un limbo non proprio gradevole. Per carità, ci sta nella vita non essere compatibile, ma in questo caso preferisco che sia chiaro dall'inizio.
L'ultima categoria è quella degli "Amici per piacere", apprezzabile, in cui rientrano tutti quei rapporti non basati su una profonda stima o un affetto particolare, ma creati semplicemente per il piacere di passare un po' di tempo insieme, per organizzare eventi o altre cose da fare in compagnia. Non ci si da fastidio, non ci si impegna troppo, ma si riesce a passare del tempo insieme in modo piacevole.
Ogni tanto però, nonostante si cerchi di collocare emotivamente le varie conoscenze nelle predette categorie, rendersi conto di dover spostare da un settore all'altro gli Amici può risultare piacevole, come estremamente doloroso.
Qualche anno fa, cinque e mezzo per l'esattezza, ho perso uno di quegli amici che dai per eternamente reperibili e credi che se anche lo snobberai per qualche anno, sicuramente al prossimo incontro avrai modo di recuperare il tempo perduto. E quando invece ti accorgi che per una tua superficialità hai perso un'occasione d'oro, hai perso la possibilità di riprendere quel contatto che avevi collocato nel futuro, è lì che ti rendi conto quanto sia importante curare le amicizie, tenerle vive e non rimnadarle sempre per motivi futili.
Sarà la nostalgia dettata dall'età, ma adesso, grazie a internet, ho potuto saziare la mia necessità rintracciando con stupore delle vecchie amicizie verso le quali si erano persi i contatti a causa di spostamenti geografici, famigliari, etcc.
Ogni tanto è brutto doversi ricordare il motivo per cui in questi anni non si sia tentato di ricercare altre persone con troppa foga.
Non nascondo invece che in alcuni casi, pochi, la gioia di aver ritrovato determinate persone ed aver ripreso con loro i contatti, non trova parole. Adesso tra l'altro è più facile ritrovare nuovi spunti da cui partire grazie alla nascita dei rispettivi piccoli angioletti.
Si sa, i bambini possono fare miracoli...

2 commenti:

Elena Galli ha detto...

ciao daddysupermaxieroe!
è incredibilmente vero. le categorie le riconosco anche io.
soprattutto stando così lontano si fanno inevitabilmente delle scelte, delle selezioni e capisci veramente chi ci tiene.
è spesso ci sono belle sorprese!!!

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@wwm: io vado molto a pelle. e sono sempre molto fedele alle amicizie, perchè crescendo sento il bisogno di avere dei riferimenti. A scuola c'erano gli eterni compagni di classe, al lavoro ci sono i migliori colleghi, ma poi finisci la scuola, cambi lavoro e ti ritrovi con quei rapporti a metà. e ti ritrovi un giorno in cui ti ritrovi quasi solo con la tua famiglia (per carità, non potrei farne a meno), e non hai più rapporti con il mondo esterno (se non per motivi di lavoro..o forse a causa del lavoro!!).
Questo non significa che vorrei fare la vita mondana o uscire ogni sera (non ne ho più la forza), ma semplicemente passare alcune ore insieme, a casa o altrove, fare una gita fuori porta in estate, o chattare su FB ;-)
Cmq sono davvero contento di averti ritrovata...