sabato 20 febbraio 2010

IL BIMBO È BRAVO, MA NON SI APPLICA

È la classica frase che molti genitori si sentono ripetere agli incontri periodici con gli insegnanti. È solitamente un modo per celare diplomaticamente i risultati mediocri dei piccoli alunni, che per un motivo o per un altro, non rispettano le aspettative dei maestri. Sin dai primissimi giorni di settembre le maestre di Scritch, che ha iniziato la seconda elementare, ci avevano convocati per segnalarci le continue distrazioni del bimbo che influivano negativamente sulle sue capacità di apprendimento e quindi di conseguenza sul suo rendimento scolastico nella sua totalità.

Chiacchiera spesso con i compagni ed essendo pignolo non finisce mai in tempo i suoi lavori”, ci dissero in quell’occasione. Infatti avevamo già notato qualcosa perché andavano a moltiplicarsi le note sul quaderno che riportavano frasi come “esercizio da finire a casa perché si è distratto troppo” oppure “questo è il lavoro dopo 3 ore contro l’ora e mezza dei suoi compagni”.

Dopo quell’incontro, in cui le maestre imputavano la colpa di questo comportamento alla probabile all’assenza di regole derivante dal semplice fatto che era figlio unico, considerazione di cui abbiamo fatto tesoro pur non approvandone completamente le motivazioni, abbiamo parlato con Scritch con severità, ma anche molta serenità, facendolo riflettere sulle conseguenze che poteva avere il suo atteggiamento se avesse insistito per quella strada offrendogli contestualmente la nostra disponibilità ad aiutarlo per rientrare nelle regole e nei tempi.

Con nostro stupore, perché non avremmo mai creduto che un bambino di quell’età potesse assimilare certi concetti, Scritch ha appreso in fretta le nuove regole, che gli imponevano di terminare i compiti entro un certo tempo, limite che veniva scandito da una clessidra che avevamo preso per l’occasione. Secondo noi era infatti l’unico modo efficace per un bambino di percepire il passaggio del tempo, visto che i precedenti tentativi dei conti alla rovescia sull’orologio non gli permettevano di cogliere al volo il fattore “tempo”. E la cosa ha funzionato, non subito, perché spesso l'ho sorpreso ancora a guardare in giro con la testa fra le nuvole, ma poco alla volta ha compreso l’importanza della concentrazione necessaria per rientrare nei tempi stretti ma giusti che gli davamo. Si è responsabilizzato a tal punto - non credo per nostro merito ma più per la sua presa di coscienza -, che sabato mattina, appena si alza, si mette subito da solo a fare i compiti perché vuole “finire prima per poter giocare tutto il resto del giorno”. Io non sono mai stato così, e come molti altri rimandavo fino all’ultimo momento possibile ogni mio impegno scolastico. Scritch no, e la cose ancora oggi ci sorprende.

Lo abbiamo poi anche martellato con le regole di non distrarsi a scuola, di comportarsi bene, ecc, minacciandolo di non voler più leggere le note delle maestre sui quaderni.

Con il tempo le note sono sparite ed i compiti della settimana, nonché quelli dei weekend, si sono rapidamente ridotti.

Durante dicembre poi c’è stato un periodo in cui Scritch lamentava un costante mal di pancia che però non era rilevabile dai vari esiti degli esami consigliati dalla pediatra. Abbiamo quindi comunemente dedotto che si trattasse di dolori di natura psicosomatica causati dalle incessanti e pressanti esigenze scolastiche, considerando che i sintomi apparivano sempre la sera prima del giorno di scuola o durante le lezioni. Inoltre a Gennaio ha iniziato a perdere sangue dal naso e dagli esami è stata riscontrata una leggera anemia, che come ben noto, crea ipertensione (Errata corrige del 23/02/2010: intendo dire un'elevata tensione nervosa derivante dai vari sintomi tipici dell'anemia, quali irritabilità, mancanza di concentrazione, palpitazioni, nochè debolezza e spossatezza generale, ecc.. Grazie a Giulia per il chiarimento ;-)).

Durante la manifestazione di questi disagi fisici la maestra ha più volte fermato Chihuahua davanti scuola lamentandosi che Scritch stava di nuovo iniziando a distrarsi e a distrarre gli altri e che i precedenti progressi sembravano quindi essersi sciolti come neve al sole. La cosa ci ha un po’ sorpresi, perché Scritch a casa non aveva modificato il suo comportamento o dimenticato le regole. Ciò nonostante abbiamo scambiato due chiacchiere con lui per sapere se aveva dimenticato la promessa fatta. Lui però non ci ha saputo dare spiegazioni della sua distrazione, confermando invece che riusciva a finire tutti gli esercizi e che era tra i più veloci della classe.

L’incomprensione è andata avanti fino alla consegna delle pagelle in cui siamo stati convocati insieme a pochi altri genitori, tutti con figli con problemi a scuola. Chihuahua, meno menefreghista di me, si è vergognata per la convocazione tra l’altro fatta di fronte a tutti i genitori al ritiro dei bimbi.

Io quel giorno non riesco ad andarci, ma Chihuahua mi riporta quanto emerso nell’incontro: subito la maestra ha di nuovo iniziato a dire che “siccome Scritch è figlio unico, probabilmente gli mancano delle regole….” Non ha fatto in tempo a finire la frase che Chihuahua ha iniziato al ribollire e le è subito saltata al collo, affermando che anche se figlio unico, in casa nostra vigono forse più regole che in case con più figli e che quindi questo non può essere l’elemento fondamentale per la sua distrazione (risposta della maestra: forse ci sono troppe regole! O_o Allora o son troppe o troppo poche?!). Chiedendogli poi maggiori spiegazioni per comprendere la serietà della loro insoddisfazione si viene a scoprire che Scritch è tra i più bravi della classe con tutti i voti tra l’8 e il 9….!!!! “Ma allora di che cosa si lamentano…!!!”, pensa Chihuahua più nera che mai. “Stanno a stressare un bambino che ha già mostrato i primi sintomi di nervosismo scolastico, che però, per nostra fortuna, adora ancora andare a scuola.”

Non finisce gli esercizi?” – “No, è tra i primi a finire.

Scrive male o è disordinato?” – “No, è molto preciso ed ordinatissimo e ha un quaderno esemplare.

E’maleducato con voi o i compagni?” – “No, anzi è sempre cortese e sorridente e gioca con tutti. Anzi, siccome è il più bravo a disegnare tutti gli chiedono di fargli i disegni e lui acconsente sempre.

Ah!! Allora è per questo che resta indietro?” – “No, lo fa sempre dopo aver finito i suoi lavori.

O_o …..??”

Non comprendiamo allora le continue riprese che ci vengono fatte.

E’ che si distrae troppo in classe e poi, pensa ancora troppo a giocare….”, dicono le maestre.

Se Chihuahua non l’ha azzannata è solo perché è rimasta troppo incredula per reagire.

Pensa troppo a giocare?! Ma se ha solo 7 anni a che altro deve pensare, il bambino??!”…pensa tra sé e sé.

In conclusione, le maestre ci hanno confidato che il motivo dei continui rimproveri è che si aspettano da Scrtich molto di più di quello che richiedono agli altri (dicono che abbia delle grande potenzialità…mah!!) e quindi vedono in ogni suo piccolo difetto la necessità di dover rimediare appena possibile. A noi però un bambino in media andrebbe comunque più che bene nel momento in cui fa il suo dovere. Riteniamo quindi che queste eccessive attenzioni ed esigenze siano un po’ esagerate. Andando avanti con queste pretese, qui rischiamo che Scritch si esaurisca e che inizi a maturare l’odio verso la scuola.

Anche se ci hanno comunicato di avergli dato due voti punitivi, due 7 anziché due 9, noi siamo più che felici e ci siamo permessi di fare tantissimi complimenti a Scritch per la sua ottima pagella e per aver mantenuto ogni sua promessa fatta. Per noi è bravo, anzi, di più, bravissimo…..anche se chiacchiera e fa il pagliaccio con le sue compagne di classe…pure se pensa ancora troppo a giocare….BRAVO SCRITCH!!! Sei il nostro orgoglio, comunque...

Note: le maestre restano per noi un punto di riferimento ed è fondamentale che il dialogo casa-scuola persista. Divergenze di opinione o chiarimenti sono fondamentali per permettere ai nostri bambini di crescere il meglio possibile, ma la collaborazione genitori-maestre non deve mai venire meno. Adesso le maestre sanno che è il loro compito quello di far rientrare Scritch nelle regole di classe e che le cause non sono da ricercare a casa. E’ sempre un passo avanti, no!? ^_^

12 commenti:

emily ha detto...

mah....guarda a stupidità è trasversale e le maestre nn ne sono esenti.
in rete ci sono dei blog di maestre e insegnanti favolose, ma purtroppo sono una rarità, io ho degli esempi allucinanti.
il piccolo deve essere un bambino...come sono felice che sei tornato a scrivere...

Unknown ha detto...

mah, io credo che il primo anno di scuola elementare, soprattutto i primi mesi, serva innanzitutto a far maturare nei bambini la coscienza che la scuola materna è alle spalle e che la scuola primaria è un altra cosa rispetto all'esperienza precedente.
Detto questo, secondo me vanno date delle regole, vanno stimolati ad amare la nuova realtà e vanno appoggiati nei loro primi piccoli successi, ma NON si può cominciare dopo soli 4 mesi di scuola a pretendere che diano di più.
Più di cosa, di chi, e perchè soprattutto, se sono già tra i primi???
Mah, non so che dirti.
Credo sia però fondamentale, come tu hai sottolineato, che vi siate parlati e vi siate chiariti, speriamo che ora la maestre facciano un passo indietro e lascino maturare con calma il vostro piccolo.
ciao
Luca

extramamma ha detto...

Complimenti prima di tutto per l'approccio positivo al problema, qualcun'altro sarebbe stato solo arrabbiato con le insegnanti e questa negatività potrebbe solo essere dannosa per tuo figlio.
Poi l'idea dalla clessidra è grandiosa, mentre le maestre mi
sembrano un tantino rompiscatole. In prima elementare un bambino non è un robot programmato all'apprendimento e stop!

P.S.Grazie di avermi linkato, adesso contraccambio!

M di MS ha detto...

Bentornato!
Di tutto il racconto, molto interessante perchè mio figlio ancora non va alle elementari, mi sembra di capire che il nocciolo sia che le maestre non riuscivano a farvi capire il problema. Ammesso che si tratti di un vero problema. Certo che genitori e insegnanti devono lavorare insieme, però se non ci si intende... Cmq in bocca al lupo, non mi sembra che il bimbo abbia dei veri problemi.

supertri ha detto...

Welcome back:-)))
La maestra di Scritch mi ricorda mia madre...si lamenta del brodo grasso.
Già dopo due anni di nido e due di materna mi vedo costretta a concordare con Emily..bravi voi che avete sostenuto il bambino e vi siete chiariti con la maestra.

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@emily: probabilmente mi sono espresso male, ma non ritengo che siano maestre stupide o poco sensibili, ma solo molto (ogni tanto troppo) esigenti. Quello che ci ha fatto innvervosire è la pratica, diffusa, di vedere sempre in casa d'altri il problema delle cose, quando magari la condivisione propositiva potrebbe dare magigori risultati. Noi non siamo più studenti da oltre un decennio e gradiremmo poter instaurare con loro un rapporto produttivo e collaborativo partendo da una base paritetica e non subordinata. Siccome era la 3° volta che ci veniva rinfacciato il discorso del "figlio unico", che nei primi due casi abbiamo incassato cercando di inserire ancora più regole, questa volta abbiamo solamente voluto esprimere che non era nelle nostre facoltà intervenire sul comportamento di Scritch all'interno delle mura scolastiche. Al massimo avremmo potuto ribadire al piccolo l'importanza di un comportamento più consono, ma è sicuramente compito delle insegnanti intervenire là dove noi fisicamente non arriviamo. Mi sono un po' dilungato, ma è un concetto che volevo approfondire.

@2gemelle: anche se Scritch è in seconda (avevo erroneamente omesso che non fosse più in prima, sorry), le maestre si sono rilevate subito dolci ma severe. Hanno accolto i bambini a braccia aperte ma hanno fin da subito fatto capire che il periodo di gioco è finito. Scritch le adora anche se lo strigliano ogni 2x3. Il prioblema è anche che hanno un piano studi da dover rispettare che spesso, per la quantità di materiale didattico, si tramuta in corse e pressione sui piccoli. Nessuna distrazione viene concessa per evitare di dover rallentare il passo.
Scritch deve imparare a fare meno il PR, anche se è nella sua natura, ma anche loro si sono rese disponibili a non stressarlo troppo, pur mantenendo il comportamwente severo (come è tra l'altro giusto).

@extramamma: ciao Patrizia, credo che l'approccio positivo sia l'unico utile. Aggredire o fare la guerra non giova a nessuno, tanto meno ai nostri pargoli, ed è un comportamento che ho sempre disprezzato tra genitori-maestri. Ci deve essere collaborazione e non si bisogna mai partire dall'assunzione che "mio figlio è perfetto, colpa delle maestre". L'orgoglio per principio, in questo caso, non porta a nulla. Finchè la finalità ultima è aiutare Scritch, ogni consiglio o informazione sul suo comportamento è ben accetto.
Grazie cmq per avermi visitato ;-)

@MdiMS: Innanzitutto grazie per la fiducia e la pazienza mostrata fino ad ogggi :-D
Hai ragione, il problema non era assolutamente serio e il dire non-dire ha solo contribuito a fraintendere ancora di più le cose. Ora che ci siamo chiariti speriamo di aver imbroccato la via giusta. Sapremo tra qualche mese.

@supertri: Simo, thanks. Sono stato un po' assente e non so se riuscirò ad essere costante, ma non abbandono. Cmq hai ragione, nonostante Scritch abbia avuto ottimi rendimenti (noniostante le lamentele), le maestre non paiono mai completamente soddisfatte. Noi invece sì....!!! Non voglio un genio, voglio solo un bimbo felice. :-)

Sono stato un po' lungo, ma chi mi consoce sa che sono logorroico ;-) ... abbiate pazienza, ma il dono della sintesi non l'ho mai ereditato.

Anonimo ha detto...

Ciao, seguo con piacere il tuo blog da un po' di tempo. Scusa se vado OT ma qual'è il collegamento tra anemia e ipertensione? Le ho entrambe e l'accenno mi ha colpita...
Giulia

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@Giulia: ciao Giulia, hai proprio ragione, mea culpa, ho usato un termine non propriamente adatto. Non sono un medico e quindi il mio è stato un ragionamento in cui ho involontariamente associato i sintomi dell'anemia - l'irritabilità, la mancanza di concentrazione, le palpitazioni, oltre alla debolezza e spossatezza generale - all'ipertensione (intesa però erroneamente come TANTA tensione derivante da stess) in quanto tutti questi sintomi associati, in determianti periodi di prolungato stress, provocano una forma di tensione. Hai fatto bene ad evidenziare l'errore terminologico. In futuro cercherò di stare più attento ai termini che uso, in modo che non risultino fuorvianti. Sorry ;-) A presto

Gloglo ha detto...

Ciao SuperD che bello leggerti dinuovo. Ecco avete tutta la mia ammirazione, io avrei strappato gli occhi alle maestre.
Questi voti punitivi/educativi non li ho mai capiti e mai li capirò. Ma se mio figlio vale 9 perchè devi fargli credere che valga di meno? Perchè TU decidi che deve impegnarsi di più? E tuo figlio o è il mio?
Complimentissimi a Scricth che con poche regole ha raggiunto gli obiettivi, il mio manco con le badilate in testa!
Fategli tanti complimenti, ma fateli anche a voi come genitori di un figlio unico sanissimo di mente! ;-)

Donna del Mare ha detto...

ciao,io sono giovane ma ho insegnato in scuole private a bambini piu piccoli del tuo.. ma queste maestre ce la fanno???

Anonimo ha detto...

figurati, la mia era una curiosità speranzosa ;))
Grazie del chiarimento!
Giulia

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@ gloglo: concordo con te, anche perchè a questa età ancora non percepiscono il valore del voto, e quindi la punizione ha solo un valore simbolico per i genitori. Inoltre il voto punitivo lo mettono solo alla fine del quadrimestre, mentre alla fine dell'anno preferisocno comunicare la punizione a voce senza però rilevarlo sulla pagella onde evitare di "compromettere il quadro generale del bambino"...mah...
Noi siamo davvero fortunati a non dover usare le badilate...sai quante ne ho prese io da piccolo ;-P?! Cmq grazie per i compliments...:-)

@Donna del mare: eh, in effetti sono un po'....così....ma i loro propositi sono sempre buoni....almeno credo....e spero ;-)

@Giulia: grazie a te ;-)