sabato 11 luglio 2009

SCRITCH E' CRESCIUTO

Guardo Scritch mentre dorme. E’ sdraiato supino sul divano, il ginocchio sinistro è piegato e la mano destra è nascosta dietro alla nuca. Nel braccio sinistro stringe il peluche del coccodrillo, il suo preferito. È tutto sudato. Stasera ha voluto addormentarsi con noi sul divano, aveva la “coccolite”, ci ha detto, ogni tanto gli capita e in questi casi le carezze che gli diamo a letto per farlo addormentare non bastano. Ha bisogno del contatto fisico. Allora si sdraia schiacciato tra me e la spalliera, tutto stretto, per sua scelta. Poi, quando sento il respiro pesante e la bocca inizia ad aprirsi, sintomatico di quando si addormenta a pancia in giù, mi sposto per lasciargli più spazio e lo osservo per un po’ prima di portarlo nel suo letto.


Com’è cresciuto il mio campione.


È diventato grande, ormai ha superato tutti quei grandi ostacoli dei primi anni di vita, e adesso noto come i suoi ragionamenti diventano sempre più complessi ed articolati e la curiosità per le cose che lo circondano continua ad aumentare tanto quanto le nostre risposte diventano più complicate ed esaurienti.


Quando leggo sui blog i progressi dei bambini più piccoli di Scritch in quei momenti mi rendo conto degli anni che sono passati e dei tanti traguardi che sono stati raggiunti. Molti giochi che avrei voluto fare o racconti che avrei avuto il piacere di narrare, ma che non ho avuto modo di organizzare, mi rendo conto che ormai sono obsoleti per la sua età. Nonostante abbia dedicato molto tempo a Scritch ho sempre la sensazione di aver “perso” molto della sua vita. Si parla di qualità del rapporto, che credo e spero di aver valorizzato giorno per giorno, ma ciò non mi consola se penso che non potrò più recuperare quei momenti che mi ero preparato mentalmente. La qualità è sì importante, ma acquista un valore maggiore se accompagnato con una adeguata quantità. Ci lavorerò sui nei periodo prossimo.


Tra poco più di un mese Scritch compirà sette anni e anche se ogni tanto ha atteggiamenti da bambino piccolo (me ne accorgo confrontandolo con i comportamenti dei suoi compagni di classe) non posso far altro che constatare che ha però superato la fase infantile. Comincia ad esprimere i propri piaceri e le preferenze non accettando più passivamente alcune nostre scelte; nonostante gli piacciano ancora le coccole, inizia pian piano a preferire i racconti (spesso riguardanti la mia vita… chissà perché gli interessa così tanto?!) e le lotte sul letto; inizia ad manifestare una certa voglia di libertà chiedendo di poter andare con la Omi, la nonna tedesca, una volta in montagna, una volta in tenda in campeggio in Francia o di essere lasciato a casa di un amico per la notte.


Il mio campione cresce e come ogni genitore vorrei fermare il tempo per potermelo godere così com’è ancora per un po’. L’ho sempre pensato, in ogni fase della sua crescita: da quando Scritch era piccolissimo avrei sempre voluto cristallizzare certi momenti credendo che fossero i periodi più belli in assoluto e che il futuro mi avrebbe privato di certi sentimenti e situazioni. Poi però ho scoperto che ogni fase ha i suoi aspetti unici, irripetibili e, con grande stupore, sono sempre “i più belli”.

Osservo Scritch sul divano e mentalmente lo accosto a quando era appena nato… mi commuovo...sì, il mio campione è proprio cresciuto … come il mio amore incondizionato e viscerale nei suoi confronti

7 commenti:

Unknown ha detto...

con la ns primogenita mi capitava spesso, come te, di pensare che quello che stavo vivendo fosse in assoluto il periodo più bello della sua crescita. Salvo poi ricredermi in quello immediatamente successivo.
E di voler "fermare" tutti quei meravigliosi momenti, per godermeli in eterno.
Beh, sai che ti dico?
Immagazziniamo a più non posso questi momenti magici, per poi recuperarli in vecchiaia, quando (si dice) si vive dei bei ricordi del tempo che fu.
Noi ne avremo a bizzeffe, di momenti belli da ricordare :D

Admin ha detto...

Beh vuoi proprio che te lo dica? Mi sembrava Leonardo. Dal modo in cui dorme, ai suoi atteggiamenti infantili, alle sue piccole grandi domande. Per fortuna riusciamo a cristallizare nel cuore questi ricordi visto che il tempo passa e non prevedendo altri figli, davvero questi sono un po' più speciali per me.
I figli crescono e i genitori invecchiano? Speriamo di no!
:-)

Elena Galli ha detto...

Fermare il tempo.
Ecco ogni tanto capita anche a me. Soprattutto quando ci si ferma ad ammirare i nostri figli e a notare quanto siano diventati grandi.
Due sere fa mi è capitato un filmino dell'anno scorso di SuperT e mi sembrava così piiiiiccolo!
Come passa il tempo!

emily ha detto...

azz mi hai commosso...e nn xkè ti confronto con mio marito (sarebbe troppo facile fare sarcasmo, a volte guarda i figli con l'espressione stupita, secondo me a volte nn li riconosce nemmeno...)ma xkè penso che il piccolo è fortunato e tu sei in gamba. hai tanto da dare e credo che stai seminando bene col tuo piccolo e hai ragione, crescono così in fretta! ti ditrai un attimo e quel dolce frugoletto col pannolino è diventato un adolescente brufoloso e straffottente che ti chiede soldi...sigh!

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@2Gemelle: allora spero di mantenere una buona memoria fino alla vecchiaia, perchè sono davvero momenti degni di consumare le nostre cellule celebrali...tu poi, addirittura x 3!!

@Gloglo: anche noi, non avendo altri eredi, ci dedichiamo maggiormente a ttuti i suoi ricordi

@wwm: a chi lo dici. quando leggo dei vostri angeli e guardo la mia peste, mi sembrano così lontani quei giorni in cui era così piiiicolo!!

@emily: riesci sempre a farmi arrossire. Ti ringrazio. spero davvero di seminare bene!! Anche da me quel frugoletto tende a dare risposte "borderline", tra risata ed inca***ura...speriamo in bene ;-)

Gallinavecchia ha detto...

E' vero. Anche io, nonostante lavori part-time e trascorra il resto della giornata con mia figlia, ho spesso l'impressione di non riuscire a vivere al massimo i momenti con lei, di lasciarmi dietro momenti non vissuti a pieno, che non torneranno più. Assurdo, soprattutto quando penso a quei genitori che possono stare solo un paio di ore la sera con i propri figli. Eppure, non riesco mai a scacciare del tutto il
pensiero.
Fino ad ora pensavo si trattasse di mammite acuta, poi ho letto il tuo daddy blog ed ho pensato che la cosa è proprio trasversale: è genitorite a tutti gli effetti! ;)

Piacere di averti conosciuto,
Gallina

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@GV: Gallina, piacere mio! comunque hai centrato in pieno il problema. Io poi mi diverto uno mondo a fare il papà, e non certo perchè sono "solo quello dei giochi". Mi piace proprio vedere cosa frulla per la testa di Scritch, mi piace dargli le risposte più chiare e semplici possibili alle sue migliaia di domande, mi piace insegnargli i veri valori della vita, adoro giocare e covvolarlo tantissimo e sì, sono anche molto, molto severo quando la situazione lo richiede. Questa "genitorite" non è altro che amore smisurato, voluto, ricercato ed incondizionato per i propri figli ;-)