venerdì 8 maggio 2009

CODICE BINARIO


Nel 2005, alla morte del secondo nonno, Nonno A. e constatando che adesso stava certamente in “compagnia” dell’altro nonno, Nonno V., che non aveva fatto in tempo a conoscere,, Scritch mi domandò: “Ma papà, il Nonno V. era tuo papà?” “Sì” “Era un papà bravo?” “Sì” “Giocava sempre con te?” “Sì, quand’ero piccolo faceva il possibile, ma l’ho sempre sentito vicino. Ti sarebbe piaciuto.” “Peccato che non l’ho conosciuto! Com’era fatto?”…

Così, spinto dalla volontà di lasciare a Scritch la possibilità di conoscere in un futuro la sua famiglia, compresi gli elementi che non ha fatto in tempo ad incontrare, circa 2 anni fa ho ripreso la passione di mio padre, che consiste nel creare una “biografia” della nostra famiglia. E’ un modo casereccio per permettere ai nostri successori, qualora ne avessero l’interesse, di scoprire, anche se solo marginalmente e con pochissime notizie, la vita dei propri avi.

E’ un percorso lungo, perché significa recuperare le nostre origini, raccogliere la documentazione sparsa tra i vari parenti, ascoltare i racconti di vita degli anziani riportandoli su carta stampata, ecc..

L’Anno scorso ho iniziato con mio cugino ad indagare a ritroso sulla nostra famiglia, partendo dal paese di nascita di mio nonno e giungendo man mano a recuperare il nome di un mio quadrisavolo nato alla fine del ‘700 e commerciante all'epoca dell'assedio Napoleonico, .
Ho raccolto le lettere che mio nonno, mai conosciuto, scrisse e pubblicò in pieno periodo fascista contro il sindaco del suo comune che, secondo lui, lo obbligava ad iscriversi al partito, utilizzando un linguaggio molto garbato nonostante le aspre critiche rivolte al primo cittadino. Ho così scoperto altre nuove caratteristiche di mio nonno che erano fino ad oggi ancora nascoste nell’ombra.
Ho archiviato le foto sbiadite di mio trisnonno tedesco risalente alla fine dell’800, in cui viene ritratto o in uniforme dell’epoca su un cavallo, o in mezzo alla sua famiglia, o il giorno del suo matrimonio. Riesumando quelle foto ho scoperto che mio bisnonno era stato un pessimo padre, che aveva abbandonato sua moglie e mia nonna in pieno periodo di guerra (la Grande Guerra). Solo ora comprendo il carattere tenace, da Generale, e stoico di mia nonna.
Sto tutt’ora cercando di raccogliere quei ricordi sparsi che i miei zii o i miei nonni di volta in volta mi raccontano, ma questa è un’attività decisamente difficile, soprattutto se si vuole mantenere una certa fedeltà del racconto.

L’altro giorno stavo smistando una scatola che avevo messo da parte una decina di anni fa che avevo recuperato da casa di nonna prima che venisse venduta. Non mi ero mai interessato al suo contenuto…fino all’altro giorno. Quando l’ho aperta, ho scoperto, tra mille cianfrusaglie, le lettere che mio padre scrisse ai suoi genitori durante il suo servizio di leva nel 1959, quando ancora si parlava di una naja troppo seria.
Mio papà mi aveva raccontato quel periodo, a varie riprese e senza mai approfondire troppo il discorso, ricordandolo come uno dei più brutti, ma in quel momento stavo leggendo le emozioni che lui aveva riportato sulla carta, senza più alterazioni dettate dall'offuscamento e dal riadattamento della memoria:

Le prime lettere in cui racconta di trovarsi malissimo in caserma; le successive di qualche mese più tardi in cui chiede al padre di intervenire affinché possa essere avvicinato a casa, perché in lite con alcuni superiori vendicativi; poi quelle di disperazione in cui decide di fare ricorso ad ogni mezzo, tra cui l’estrazione di alcuni denti sani fondamentali per la masticazione, in modo da poter essere mandato a casa per l’impossibilità di potersi alimentare, cosa che invece lo porterà sull’orlo della morte a causa dell’impiego sconsiderato di penicillina a cui lui era allergico. Traspare tutto il dramma vissuto in quei mesi e che invece non aveva “voluto” riportare nei racconti verbali trent'anni dopo. E così ho potuto conoscere un po’ meglio un periodo di vita di mio padre, riportandomelo brevemente in vita.

Però questa ricerca nei secoli mi ha condotto ad un improvviso vuoto. A partire dalla fine degli anni ’90, non ho più materiale da poter raccogliere, se non in forma digitale: al posto delle lettere ci sono gli SMS e le mail (che di solito si perdono), al posto delle foto stampate ci sono i files diligentemente archiviati sul PC (fino all’arrivo del primo virus), al posto della firma c’è la password, i vecchi diari sostituiti dai più moderni blog, ecc…

Vuol dire che tutto quello che posso tramandare a Scritch e ai suoi successori per comprendere chi eravamo gira solo attraverso il codice binario?....

11 commenti:

passodoppio ha detto...

Beh, non vedo nulla di più rivelatore dei tempi...tutto in codice binario! Stampa tutto e fai degli album!!! Ceh bello sapere tutto questo dei propri avi!
:-D

emily ha detto...

ma sei incredibile!! che lavoro meraviglioso e pazzesco ricostruire la propria storia familiare
anche i miei figli mi chiedono spesso dei nonni, che mancano da circa 10 anni: io racconto aneddoti che nn si stancano mai di ascoltare, mostro foto ma è difficile tramandare queste cose, hai ragione.
stai facendo un lavoro prezioso, complimenti!

Murasaki ha detto...

Ma che bello Daddy, sai che è una cosa che desidero tanto fare anch'io da quando è arrivato BUH?
Ma quando sono con i miei il tempo è sempre così poco e raccogliere le loro testimonianze ne richiederebbe molto di più...

desian ha detto...

gran bel lavoro, daddy! Davvero. Poi però finiamo nel codice binario e quello chissà fin quando dura...

Unknown ha detto...

che bel lavoro che stai facendo, di un valore semplicemente inestimabile.
Sull'ultima parte, scrivi tutto oppure stampa, stampa e stampa!
Io ho tenuto un diario durante la gravidanza ed il primo anno di vita di Ilaria, che mia moglie ancora non ha letto.
Lo conservo, vorrei tanto regalarlo ad Ilaria al compimento della maggiore età, se ne avrò la possibilità.
Lo faccio perchè è il regalo che avrei tanto voluto ricevere io.

supertri ha detto...

Bellissimo poter ricostruire la storia dei propri avi, complimenti per l'impegno:-)
Il codice binario è un po' triste per alcuni aspetti, si può cercare di rimediare riprendendo in mano la penna (anche stilografica;-) e stampando le foto digitali. Comunque i "cimeli" storici hanno tutto un altro fascino:-)

Mamma Imperfetta ha detto...

http://mammaimperfetta.iobloggo.com/234/fisionomia-del-serpente-e-premi

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

cari tutti, scusate la latitanza, ma questo weekend è passato tra matrimoni e parenti...

@passodoppio: sì, lo so, ma è cmq diverso rispetto ad una lettera scritta a mano, ad una foto opcaca/lucida stampata sulla sua carta... scoprire ogni volta qualcosa in più del proprio passato è davvero affascinante

@emily: grazie mille...il lavoro è lungo e faticoso e spesso si ha anche poco tempo a disposizione (i parenti diventano sempre più vecchi!!), ma credo che lasciare una traccia tangibile e dare la possibilità di ricorsruitre il proprio passato possa essere un bel regalo per Scritch e successori

@Murasaki: concordo con te. come dicevo a emily, l'unico problema sono la raccolta delle testimonianze. Per il resto puoi farlo quando avrai tempo, quando BUH e sorella saranno più grandi... il passato resta passato :-)

@desian: è proprio questo il mio timore. Come lo erano gli incendi nel passato, oggi ogni genere di problema informatico potrebbe cancellare il nostro passato senza lasciare più traccia. Sarewbbe un peccato, non credi...?! e poi, è mille volte più bello leggere una vecchia lettera o sfogliare un vecchio album, sentendo l'odore del passato, piuttosto che cliccare continuamente sul mouse guardando il video...

@Luca: come dicevo a emily, stmapre è diverso che leggere le cose scritte a penna o guardare le foto sbiadite. Il diario è una bella idea, ma credo che avrà un valore ancora maggiore per i nipoti. I miei genitori l'hanno fatto per me (quanta pazienza!!), raccontando la mia vita fino al 18° anno. Ma siccome io quelle cose le ho vissute e me le ricordo, io non ho bisogno di leggerlo. Sarà invece Scritch a riscoprire un giorno un padre così come non lo ha mai conosciuto...facendosi due grasse risate!!! Cmq tu continua, è davvero importante!!!Le tue bimbe saranno contente, come lo sono stato io!

@Simona: hai centrato in pieno il problema. E poi oggi, se dovessi scrivere una lettera, sarebbe davvero illeggibile!!! :-DD

@mammaimperfetta: grazie di cuore, Silvia. Sei davvero una persona gentile! Grazie

Elena Galli ha detto...

che bella cosa davvero.
e sai che effettivamente mi ha messo un po' di angoscia pensare che sms, mail ecc si perdono e non lasciano traccia. hai ragione ma forse questo è motivo in più per ricordarsi di stampare e archiviare.
mi piacerebbe poter fare una cosa del genere anche per i miei figli, ma non saprei da che parte iniziare!!!!
sei grande!

M di MS ha detto...

Ottima iniziativa. Anch'io ci tengo molto a costruire un archivio, ma è molto complicato e richiede molto tempo. Bravo superdaddy.

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

@wwm: io ho iniziato rompendo le scatole ai miei parenti ricorstruendo l'albero genealogico e raccogliendo foto e testimonianze. Poi mi sono recato nei municipi dei paesi di nascita dei nonni sfogliando tra i certificati di nascita. Adesso, a metà giugno, proverò a rompere le scatole anche al prete del paese per spulciare i suoi documenti, ma la vedo dura...sono molto gelosi dei loro libri antichi.

@MdiMS: infatti, ma da qualche parte bisogna pur inizare ;-)...in fondo è un hobby come un altro