Martedì, nel tardo pomeriggio, mi chiama Chihuahua in ufficio.
C.: “Sto andando al Pronto Soccorso con Scritch!”
D.: “Ma cosa è successo?!”
C.: ”Sono andato a prenderlo all’oratorio e solo quando gli ho chiesto spiegazioni per il suo anomalo stato silenzioso, con le lacrime agli occhi mi ha confessato di aver sbattuto la faccia contro il muro nel tentativo di recuperare la palla da calcio. Quelli dell’oratorio non se ne sono nemmeno accorti e la pediatra ha già chiuso lo studio. Siccome ancora adesso non riesce ne ad aprire bene la bocca, ne ad estrarre la lingua, ne a deglutire, e considerando che Scritch continua a lamentarsi per il forte dolore (di solito non è un bambino di facili lagne) ho deciso di portarlo al Pronto Soccorso per verificare bene il trauma.”
C.: “Sto andando al Pronto Soccorso con Scritch!”
D.: “Ma cosa è successo?!”
C.: ”Sono andato a prenderlo all’oratorio e solo quando gli ho chiesto spiegazioni per il suo anomalo stato silenzioso, con le lacrime agli occhi mi ha confessato di aver sbattuto la faccia contro il muro nel tentativo di recuperare la palla da calcio. Quelli dell’oratorio non se ne sono nemmeno accorti e la pediatra ha già chiuso lo studio. Siccome ancora adesso non riesce ne ad aprire bene la bocca, ne ad estrarre la lingua, ne a deglutire, e considerando che Scritch continua a lamentarsi per il forte dolore (di solito non è un bambino di facili lagne) ho deciso di portarlo al Pronto Soccorso per verificare bene il trauma.”
Parto di corsa dall’ufficio perché so che Scritch in questi momenti preferisce avermi vicino: riesco a confortarlo e tranquillizzarlo maggiormente rispetto a Chihuahua che invece trasmette più ansia.
Giungo in ospedale proprio quando stanno chiamando Scritch nella sala 3 ed assisto al racconto dell’accaduto. I medici guardano bene il viso, ma non riescono a comprendere la dinamica…ed onestamente nemmeno io.
Giungo in ospedale proprio quando stanno chiamando Scritch nella sala 3 ed assisto al racconto dell’accaduto. I medici guardano bene il viso, ma non riescono a comprendere la dinamica…ed onestamente nemmeno io.
Scritch infatti lamenta dolori sul lato destro della mascella, sotto l’orecchio. Nel dubbio si va quindi di lastra per verificare eventuali traumi o microfratture…niente di niente da segnalare.
Non avendo altri esami da fare, ci liquidano con il consiglio di utilizzare la tachipirina per alleviare il dolore e con un semplice “se domani avrà ancora dolore, portatelo al reparto Maxillo Facciale!”…(reparto che io impropriamente abbino alle plastiche facciale in seguito ad incidenti!)
Torniamo a casa, Scrtich si sdraia sul divano con del ghiaccio sulla parte dolente. La somministrazione dello sciroppo è una sofferenza, dato che la deglutizione gli crea immensi dolori….non capisco proprio come mai un colpo sul viso gli possa far male nel deglutire!! Comincio ad immaginarmi malsane alternative al racconto di Scritch - probabilmente condizionato dalle notizie che si sentono ai tg - e così inizio a credere che magari lo hanno picchiato o sbattuto contro uno spigolo per poi minacciarlo di non dirlo a noi. Però non è il momento di interrogarlo.
Si va a letto, il farmaco inizia a fare effetto e Scritch si addormenta alle undici.
Torniamo a casa, Scrtich si sdraia sul divano con del ghiaccio sulla parte dolente. La somministrazione dello sciroppo è una sofferenza, dato che la deglutizione gli crea immensi dolori….non capisco proprio come mai un colpo sul viso gli possa far male nel deglutire!! Comincio ad immaginarmi malsane alternative al racconto di Scritch - probabilmente condizionato dalle notizie che si sentono ai tg - e così inizio a credere che magari lo hanno picchiato o sbattuto contro uno spigolo per poi minacciarlo di non dirlo a noi. Però non è il momento di interrogarlo.
Si va a letto, il farmaco inizia a fare effetto e Scritch si addormenta alle undici.
Alle due si risveglia a causa di forti fitte che lo svegliano di soprassalto e lo fanno piangere. Non so come tranquillizzarlo. Non c’è modo di alleviare il dolore, sempre focalizzato sotto l’orecchio. Iniziamo a credere ad un’otite…i sintomi sono i medesimi. Dopo mezz’ora di continui attacchi chiamiamo la Guardia Medica per verificare se ci sia la necessità di portarlo di nuovo al Pronto Soccorso per ulteriori visite oppure se ci siano le condizioni per aspettare l’indomani. Il medico dall’altra parte della linea (probabilmente più per evitare problemi che per convinzione) consiglia un secondo giro all’ospedale…e via…si ritorna al PS, ma questa volta, nonostante l’attesa sia davvero breve, mancano i medici principali , tra cui l’otorino.
Torniamo a casa, nel frattempo la tachipirina ha fatto nuovamente effetto e torniamo a dormire. Sono le cinque di mattina.
Restiamo in dormiveglia per controllare lo stato di Scritch, che però dorme sereno fino alle nove. Nel frattempo Chihuahua chiama il Don per farsi raccontare la dinamica dell’incidente in modo da poterla riportare in modo corretto ai medici, immaginando a questo punto che Scritch abbia omesso o dimenticato alcuni dettagli. Il Don, dopo un giro di domande e di telefonate, ci racconta una versione lievemente differente da quella ufficiale:
Don: “C’è stata una bambina che ha assistito all’incidente. Afferma che stavano giocando a tenere la manopola del calcetto tra i denti per sentire la vibrazione durante il rullio, quando “inavvertitamente” la bambina ha urtato la parte opposta della stecca facendo di colpo entrare la manopola in bocca a Scritch, colpendolo…”
Restiamo allibiti…per due motivi: primo, che diavolo ci ha raccontato Scritch, secondo…ma che ca*** di giochi fanno?!
Scritch, assistendo alla telefonata, confessa subito precisando tra le lacrime che la bimba lo ha però “fatto apposta” mimando il colpo dato alla stecca con la mano aperta. Questo però è un altro problema che affrotneremo in seguito.
Dopo una tranquilla spiegazione (tra mie mille imprecazioni mentali per il dolore inutile che ha dovuto sopportare e gli esami inutili effettuati) in cui gli faccio capire l’importanza di dire sempre la verità a maggior ragione quando si tratta di incidenti in cui qualcuno si fa male, Scritch se ne esce con: “avevo paura che fosse qualcosa di grave e che mi avreste portato all’ospedale…!”
“…!” O_o
Adesso tutti i tasselli iniziano ad incastrarsi…e adesso sappiamo con certezza in che reparto andare.
Infatti la visita dall’otorino conferma: lesione sulla parte della lingua che si congiunge in fondo con il palato, motivo per la difficoltà di deglutire e di fare le pernacchie. Probabilmente è stato toccato anche il nervo della mascella, che gli ha creato la difficoltà nell’aprire la bocca.
Conclusione: dopo 24 ore di totale dieta da cibo e liquidi, Scritch è tornato per due giorni alla sua primissima infanzia mangiando pappette ed omogeneizzati. Il silenzio regnava sovrano. Oggi ha ripreso finalmente a mangiare anche cibi solidi… ed a parlare come e più di prima...purtroppo ;-)
Chihuahua si è preoccupata un po’ per la situazione, ma se torno indietro con la mente pensando a cosa combinavo io in quell’età (o meglio, da quell’età in poi!), ho il timore di dirle “Amore, preparati, questo è solo l’inizio” ;-))
Restiamo in dormiveglia per controllare lo stato di Scritch, che però dorme sereno fino alle nove. Nel frattempo Chihuahua chiama il Don per farsi raccontare la dinamica dell’incidente in modo da poterla riportare in modo corretto ai medici, immaginando a questo punto che Scritch abbia omesso o dimenticato alcuni dettagli. Il Don, dopo un giro di domande e di telefonate, ci racconta una versione lievemente differente da quella ufficiale:
Don: “C’è stata una bambina che ha assistito all’incidente. Afferma che stavano giocando a tenere la manopola del calcetto tra i denti per sentire la vibrazione durante il rullio, quando “inavvertitamente” la bambina ha urtato la parte opposta della stecca facendo di colpo entrare la manopola in bocca a Scritch, colpendolo…”
Restiamo allibiti…per due motivi: primo, che diavolo ci ha raccontato Scritch, secondo…ma che ca*** di giochi fanno?!
Scritch, assistendo alla telefonata, confessa subito precisando tra le lacrime che la bimba lo ha però “fatto apposta” mimando il colpo dato alla stecca con la mano aperta. Questo però è un altro problema che affrotneremo in seguito.
Dopo una tranquilla spiegazione (tra mie mille imprecazioni mentali per il dolore inutile che ha dovuto sopportare e gli esami inutili effettuati) in cui gli faccio capire l’importanza di dire sempre la verità a maggior ragione quando si tratta di incidenti in cui qualcuno si fa male, Scritch se ne esce con: “avevo paura che fosse qualcosa di grave e che mi avreste portato all’ospedale…!”
“…!” O_o
Adesso tutti i tasselli iniziano ad incastrarsi…e adesso sappiamo con certezza in che reparto andare.
Infatti la visita dall’otorino conferma: lesione sulla parte della lingua che si congiunge in fondo con il palato, motivo per la difficoltà di deglutire e di fare le pernacchie. Probabilmente è stato toccato anche il nervo della mascella, che gli ha creato la difficoltà nell’aprire la bocca.
Conclusione: dopo 24 ore di totale dieta da cibo e liquidi, Scritch è tornato per due giorni alla sua primissima infanzia mangiando pappette ed omogeneizzati. Il silenzio regnava sovrano. Oggi ha ripreso finalmente a mangiare anche cibi solidi… ed a parlare come e più di prima...purtroppo ;-)
Chihuahua si è preoccupata un po’ per la situazione, ma se torno indietro con la mente pensando a cosa combinavo io in quell’età (o meglio, da quell’età in poi!), ho il timore di dirle “Amore, preparati, questo è solo l’inizio” ;-))
9 commenti:
povero piccolo, chissà che paura aveva di dirvi la verità!
Beh, tutto è bene ciò che finisce bene, certo che fare giochi di quel tipo... mmmhhh, io alla sua età non ci avevo mai pensato!!! :D
Poverino, che dolore...
Comunque è vero..è solo l'inizio:-)
Io a 6 anni ho sperimentato che i piedi non funzionano bene come i freni veri di una bicicletta...tutto lungo la rampa di accesso di un garage (sai quelle zigrinate...). Mi sono rovinata le ginocchia (sembravo un reduce di guerra) ma a mia madre ho detto solo che ero caduta perché pensavo che mi avrebbe preso per scema;-))) In effetti....
@2Gemelle: Luca, io sospettavo già qualcosa, ma il suo timore per l'ospedale (innumerevoli visite e 2 operazioni all'inguine) ha prevalso sul buon senso di raccontare la verità. Impressionante la fantasia, la perseveranza e la convinzione nel raccontare la bugia...fa riflettere! Cmq oggi tutto passato e quindi dimenticato. Anche io alla sua età non facevo certi giochi...ma molto molto peggio!!!! ;-P
@supertri:ah, ah, ah....Simo, che dire, il tuo racconto rappresenta in parte la scelta di Scritch. La paura o la vergogna attivano la parte fantasiosa del cervello. Speriamo che in futuro riesca ad essere un po' più... sincero :-)
In effetti se ci ripenso, non ho idea di come io e mia sorella siamo sopravvissute al fuoco, alla sabbia e all'acqua, i giochi preferiti della nostra infanzia :/
Mi spiace per il tuo piccoletto! Speriamo che per lo meno abbia capito che anche dicendo la verità... si va in ospedale lo stesso :(
Aaargh, è dura la vita dei bambini! Almeno noi la sera ci possiamo bere uno spritz! :))
@mammafelice: giustissimo :-))...e poi i bambini hanno la capacità di trovarsi nelle situazioni più assurde uscendone indenni là dove noi usciremmo devastati
Poverino, chissà che male...
Comunque ricorda che prima o poi a chihuaha dovrai dire la verità, che è solo l'inizio!!
;-)
A quell'età se ne fanno di scemate, ma poi si cresce...
confermo, è solo l'inizio. potrei farti una lunga lista di situazioni in cui mio figlio ha riportato danni più o meno gravi, ma nn credo che ti aiuterebbe ad essere più sereno!
preparati solo a nn meravigliarti mai!
Ma povera stella!
Mi sono riempita di tenerezza e pena a leggere l'aneddoto. È incredibile come abbia tentato di "coprire" la realtà, e che non abbia invece preso subito l'occasione per farsi vendetta "spifferando" la malefatta della sua amica... Piccolo, ma molto sensibile.
This is a great post thankks
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